Per viaggiare in Italia, già tra nel giro di due mesi, i turisti Usa potrebbero avere bisogno del visto. È questo il risultato di una risoluzione votata dal Parlamento europeo in risposta al rifiuto degli Usa di estendere il Visa Waiver Program americano anche a Polonia, Croazia, Cipro, Romania e Bulgaria. Paesi che, nonostante siano membri Ue, non possono usufruire del programma Esta. Dunque, dato che gli Usa non garantiscono ancora l’accesso senza visto ai cittadini di cinque Paesi europei, la Commissione europea, stigmatizzando la “mancanza di reciprocità”, deve reintrodurre temporaneamente l’obbligo di visto per i cittadini statunitensi che vengono in Europa.
Ad aprile 2014 era stato notificato alla Commissione che cinque Paesi (Australia, Brunei, Canada, Giappone e gli Usa) non stavano adempiendo ai loro obblighi per quanto riguarda la reciprocità dei visti. In base alle regole europee la Commissione avrebbe avuto due anni di tempo per reintrodurre l’obbligo del visto per i viaggiatori da questi Paesi ma non ha ancora preso misure legali. Nel frattempo, Australia, Brunei e Giappone hanno ritirato l’obbligo del visto per tutti i cittadini europei e il Canada lo farà a dicembre di quest’anno. Restano solo gli Stati Uniti.
“Il nostro approccio basato su un impegno continuativo e contatti diplomatici ha portato a risultati tangibili col Canada” sulla reciprocità dei visti – ha commentato il portavoce della Commissione Ue Margaritis Schinas aggiungendo: “continueremo le nostre discussioni con gli Stati Uniti in modo costruttivo”.