Giugno è il mese del Pride e in questa occasione l’Ente per il Turismo di Vienna presenta ‘Queens of Vienna’ , un documentario inedito per raccontare tutto il quotidiano, sul palco e nel privato, di alcune delle dragqueen più famose della città asburgica. Per rafforzare poi l’offerta turistica una guida interattiva per la comunità LGBT+ fruibile sull’app IVIE con i luoghi da non perdere. Inoltre l’Ente per il Turismo di Vienna lega il suo motto “Celebrate the Extraordinary” anche nelle attività di promozione turistica per la Comunità LGBT+ ribadendo quanto sia importante il tema dei diritti e delle pari opportunità.
Lo fa partendo da ‘Queens of Vienna’, un video disponibile su youtube, volto a raccontare la vita di tre delle più famose draqueen di Vienna, Kleinkunstprinzessin Grazie Patrizia, Metamorkid e Ryta Tale, che da anni animano alcuni degli eventi di punta della città come il “Club Couler” al Vindobona o il “Drag Lab” allo Schikander.
Quello che ne esce fuori è uno spaccato della loro quotidianità fatto di show ma anche interviste nelle quali fuoriesce sensibilità e quanto Vienna sia una città che permette di essere se stessi o vitale nei confronti di tutti. Gli scenari scelti poi per ambientare l’intera storia sono luoghi iconici di Vienna come la Reggia di Schönbrunn, il Palazzo del Belvedere, il teatro Burgtheater, il cinema Gartenbaukino e il Museo Ernst Fuchs.
‘Queens of Vienna’ è visibile quando a Vienna si tiene il Pride, con tanti eventi che si susseguono uno dietro l’altro, dal 1 al 12 giugno. Imperdibile è la parata dell’11 giugno che si snoda lungo la Ringstrasse e che vede il coinvolgimento dell’intera città. Tutte le info su wien.info o sul sito dell’organizzazione.
A rafforzare ulteriormente le attività promosse dall’Ente del Turismo di Vienna e dedicate alla comunità LGBT+ ecco poi l’arrivo di un nuovo itinerario fruibile, in inglese o tedesco, sull’app Ivie per scoprire i luoghi più importanti della città. Tra questi si segnala la libreria Löwenherz, il centro comunitario “Türkis Rosa Lila Villa”, il Café Savoy, il “Flinte” e il “Why Not”. E ancora l’Albertina o il Belvedere, poli culturali di primissimo ordine che hanno un legame speciale con il mondo LGBT+.