Sotto pressione per le numerose manifestazioni di cittadini che chiedevano la riapertura delle frontiere, il governo del Marocco ha finalmente annunciato la riapertura delle porte al turismo a partire dal 7 febbraio. Una commissione tecnica è incaricata di studiare le misure per il rientro dei numerosi residenti – circa 10mila, secondo le stime incomplete dei consolati – bloccati all’estero e dei turisti desiderosi di visitare il paese. I dettagli saranno diffusi successivamente. I numerosi lavoratori del comparto turistico esultano.
E dal 10 febbraio anche le Filippine riapriranno ai turisti completamente vaccinati, a quasi due anni dalla chiusura dei confini per contenere il coronavirus. I turisti completamente vaccinati provenienti da un elenco di 157 Paesi dovranno risultare negativi al test per Covid-19 poco prima dell’ingresso e non saranno sottoposti alla quarantena all’arrivo. Gli operatori turistici di tutta la nazione dell’arcipelago, famosa per le sue spiagge e i punti di immersione, sono stati danneggiati dal calo dei visitatori internazionali e dalle restrizioni sui viaggi nazionali. Ad aggravare la situazione anche il tifone che si è abbattuto a dicembre, spazzando via resort, ristoranti e bar dalle note località turistiche. Un precedente piano per accogliere nuovamente i turisti dal 1 dicembre è stato sospeso dopo l’emergere della variante super contagiosa di Omicron.
Intanto la Gran Bretagna ha detto addio a mascherine e green pass. Gli inglesi hanno ripreso ad andare nei negozi ed a prendere i mezzi pubblici senza obbligo di mascherina, è sparita l’imposizione dello smart working come anche il tetto alla visite nelle case di cura. Archiviata anche la (breve) parentesi del mini Green Pass vaccinale per discoteche ed eventi di massa. Obblighi sostituiti da raccomandazioni a tenere comportamenti responsabili, perché il virus continua a circolare.
Dal canto suo, Israele ha deciso di contenere la platea per la quarta dose: solo agli adulti ad alto rischio e agli over 60.
