martedì, 30 Aprile 2024

Federalberghi Torino e Fondazione Sandretto Re Rebaudengo insieme per promuovere turismo

Federalberghi Torino e Fondazione Sandretto Re Rebaudengo hanno definito un’intesa finalizzata alla promozione del turismo attraverso una scontistica dedicata ai turisti che soggiorneranno in una delle strutture turistico-ricettive associate. L’accordo prevede anche la definizione di future collaborazioni ad hoc in occasione di alcune mostre allestite presso la sede della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.

I turisti che arriveranno in città e sceglieranno di soggiornare in una delle strutture associate a Federalberghi Torino potranno beneficiare di un biglietto ridotto – 5 euro anziché 7 – per visitare la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e le mostre ospitate. La promozione è valida in tutti i giorni di apertura della sede di via Modane 16. Federalberghi si occuperà inoltre di gestire l’accomodation e l’incoming per la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, i suoi ospiti e clienti e le due realtà potranno collaborare per la definizione di proposte turistiche integrate.

“Siamo onorati di poter annunciare questa partnership con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, istituzione culturale che è fiore all’occhiello nel campo dell’arte contemporanea a Torino – dice Fabio Borio, presidente di Federalberghi Torino – l’obiettivo di questo accordo, in linea con la mission della nostra Associazione, è di incentivare le visite alla Fondazione Sandretto offrendo al tempo stesso un ventaglio sempre più ampio di opportunità culturali per il turista che raggiunge la nostra destinazione”.

“Sono lieta di questa collaborazione. Credo che l’arte contemporanea abbia un’importante funzione nella vita di una città come Torino, che possa far crescere la sua cultura, rendendola più aperta e attrattiva – dice Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente di Fondazione Sandretto Re Rebaudengo – La partnership con Federalberghi Torino è fondata su una comune e ampia idea di ospitalità, lo strumento con il quale nei nostri diversi ambiti possiamo accogliere il mondo nella nostra città e nel suo territorio”.

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