La Reggia Venaria scommette sul suo parco per ripartire dal 2 giugno

La Reggia di Venaria scommette su una riapertura per il 2 giugno puntando suoi suoi 60 ettari di giardini, premiati nel 2019 come il Parco più bello d’Italia. Guido Curto, direttore della Reggia di Venaria e del Consorzio Residenze Reali Sabaude, è già al lavoro per organizzare la ripartenza “naturalmente con le dovute cautele e la massima attenzione alla sicurezza, nei termini consentiti dalla legge. Riapriremo innanzitutto i giardini – ha detto – ci saranno sorveglianti per evitare gli assembramenti, avremo il termoscanner per misurare la febbre, gli operatori indosseranno le mascherine di tipo chirurgico e le regaleremo al pubblico. Potremmo fare attività sportive, stiamo già organizzando corsi di yoga o di tai chi, per una ventina di persone alla volta – ha spiegato Curto – All’inizio sarà un turismo dall’hinterland, non penso al turismo internazionale. Ci saranno flussi calcolati in base alla normativa e al nostro responsabile sicurezza, con una diluizione del pubblico che si muove, cammina, fa attività sportive e picnic familiari”.

Il direttore della Reggia di Venaria ha le idee chiare anche sugli spazi interni, 30.000 mq, quindi anche in questo caso spazi enormi e molto areati: “doseremo gli afflussi con un nuovo percorso che non passerà attraverso i sotterranei, ma direttamente dalle sale storiche del piano terreno. Non ci sarà la biglietteria perché i biglietti si compreranno online e quindi ci saranno pochissime code, all’aperto. Il nostro progetto coinvolgerà le altre residenze e i grandi parchi, Stupinigi, Racconigi, il castello di Moncalieri e Agliè”.

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