Palazzo Cisterna, sede storica dell’ex provincia di Torino, diventerà un polo per la cultura cittadina dove troveranno spazio diverse istituzioni, dalla Fondazione del Libro ad Artissima, da Turismo Torino a il Circolo dei Lettori.
Si tratta di una scelta politica ma anche economica perché l’immobile, inserito nell’elenco dei beni messi sul mercato dalla Città metropolitana, è difficile da vendere ed è gravato dai vincoli architettonici della Sovrintendenza.
“Dal nostro punto di vista – spiega Piero Fassino, sindaco di Torino – riteniamo preferibile valorizzare questo bene storico che comprende anche la pinacoteca. Ecco perché stiamo lavorando per trasformarlo in polo artistico e sede di istituzioni culturali”.
Fassino punta a razionalizzare le spese per la cultura equiparando il costo dell’affitto degli spazi di Palazzo Cisterna al contributo che la Città metropolitana versa per le spese di funzionamento delle diverse istituzioni culturali.
Palazzo Cisterna trasformato in polo per le associazioni culturali della città potrebbe anche attrarre, più di quanto non faccia già oggi, eventi esterni come, ad esempio, set cinematografici e mostre.
