Giornate FAI di Primavera: l’Alto Piemonte svela le sue meraviglie

Arch.Fot_.-FAI


Sabato 22 e domenica 23 marzo 2025 tornano le Giornate FAI di Primavera, pronte a incantare il pubblico con 750 aperture straordinarie in 400 città d’Italia. Giunta alla sua 33ª edizione, questa iniziativa, organizzata dal FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano grazie all’impegno e all’entusiasmo di migliaia di volontari, rappresenta il principale evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del Paese e offre l’opportunità di esplorare luoghi speciali, spesso inaccessibili. In questa occasione, l’Alto Piemonte si prepara a svelare i suoi tesori più preziosi, tra dimore storiche, siti produttivi d’epoca, affreschi e itinerari suggestivi.

Nel Biellese, tra le dolci colline della Serra Morenica, sorge Villa Flecchia, una dimora che unisce arte e paesaggio in un dialogo senza tempo. Costruita tra il 1955 e il 1970, custodisce la Collezione Enrico, un tesoro di oltre 60 dipinti che raccontano il Piemonte tra Ottocento e Novecento. Dalle finestre, il panorama di boschi e montagne sembra fondersi con le opere, in un gioco di rimandi tra natura e pennellate. Durante le Giornate FAI la visita guidata permetterà di scoprire questa collezione esclusiva, lasciandosi affascinare dall’incontro tra cultura e territorio.

Il viaggio prosegue nella provincia di Novara, lungo il fiume Sesia, dove la Centrale Idroelettrica di Prato Sesia racconta la storia di un’innovazione che, dal 1894, ha trasformato la forza dell’acqua in energia per le filature. Testimonianza della rivoluzione industriale che ha plasmato queste terre, la centrale è parte dell’innovativo progetto che fu il Canale della Filatura di Grignasco che introdusse una tecnologia all’avanguardia in grado di competere con le produzioni inglesi e francesi. Nel weekend delle Giornate FAI i visitatori potranno esplorare gli spazi della centrale e comprendere il ruolo chiave dell’acqua nello sviluppo economico del Novarese.

A Vercelli, il Salone degli Affreschi, nella Borsa Merci di Piazza Zumaglini, è una testimonianza del grande rinnovamento urbano degli anni Trenta, quando il quartiere “Furia” lasciò spazio a edifici d’avanguardia. Le pareti affrescate celebrano il riso, protagonista dell’economia locale, e nel 2025 “Anno del Riso” il salone sarà il centro di eventi dedicati ai 100 anni dal primo incrocio varietale e agli 80 anni del Carnaroli.

Salendo verso la Valsesia, lungo l’antico sentiero tra Varallo e il Lago d’Orta, si trova un mulino storico che un tempo sfruttava le acque del torrente Pascone, deviate attraverso una “storta” per azionare la ruota idraulica. I macchinari in legno e pietra, ancora intatti, raccontano un passato legato alla macinazione di granoturco e castagne. Poco distante, la chiesetta di San Giuseppe custodisce affreschi settecenteschiattribuiti alla scuola di Lorenzo Peracino. Nel weekend FAI, sarà possibile visitare il mulino, scoprire la storia del complesso e ammirare due mostre ospitate nell’oratorio: una dedicata al Marmo Verde di Cilimo, apprezzato nelle decorazioni di chiese e palazzi, e una sulla litografia, con esposizione di manufatti d’epoca e un laboratorio didattico.

La scoperta prosegue sul Lago d’Orta con protagonista la storia degli scalpellini, che rivive lungo un sentiero immerso nei boschi. La Camminata Naturalistica “L’Antica Via degli Scalpellini” segue il percorso che per oltre 200 anni ha visto passare i “Picasass” diretti alle cave di granito. Un tragitto che alterna a tratti sterrati lastre di granito e gradini in legno, salendo fino al Santuario della Madonna del Sasso, un punto panoramico spettacolare affacciato sul lago. Nel fine settimana del 22 e 23 marzo, una guida accompagnerà i partecipanti lungo un percorso affascinante, svelando i segreti della flora e del territorio, con un’immersione autentica nella natura.

Sul Lago Maggiore, invece, dove ville e giardini si fondono con il paesaggio, Baveno ospiterà un incontro dedicato all’ambiente e alla sostenibilità. Presso il Centro Culturale Nostr@domus, gli esperti Carola Lodari e Massimo Semola terranno una conferenza su “Giardini del VCO: risorse da scoprire per un turismo sostenibile”. Un viaggio tra scenari sorprendenti, soluzioni architettoniche e fioriture straordinarie, alla scoperta di come il verde possa diventare una risorsa. L’evento si terrà sabato alle ore 16 e sarà un punto di partenza per guardare con nuovi occhi lo scenario lacustre e le sue trasformazioni.

E queste sono solo alcune delle aperture che le Giornate FAI di Primavera riservano in Alto Piemonte. Per il programma completo è possibile consultare le pagine dedicate alle province di Biella, Novara, Vercelli e Valsesia e Verbano Cusio Ossola.

(photo credits @Fai)