La montagna piange e la Regione scende in campo in suo aiuto

La Regione Piemonte aiuta l’economia montana, in ginocchio a causa delle restrizioni imposte dalle misure anti-Covid e, nel giorno della protesta dei maestri di sci, annuncia un bonus di 2mila euro per ciascuno di loro.
“Lo sci non è solo sport, hobby e divertimento, è un lavoro dietro il quale ci sono tante famiglie che non possono essere dimenticate – sottolinea il governatore Alberto Cirio – i ristori devono essere certi e immediati.  Sono centinaia i maestri che si sono presentati sci ai piedi davanti al Palazzo della Regione per denunciare ‘la morte della montagna’”.
“Il fatto che gli impianti di risalita restino chiusi nelle vacanze di Natale a livello turistico ci porta a perdere quasi il 50% del fatturato della stagione –  spiega Gianni Poncet, sindaco di Sestriere – La perdita è intorno al miliardo di euro. Avevamo preparato un decalogo che consentiva di sciare in sicurezza durante le vacanze di Natale, ci sentiamo abbandonati dal governo”.
In soccorso agli oltre 3mila maestri di sci arriva la Regione Piemonte. “L’idea – sottolinea Fabrizio Ricca, assessore allo Sport della Regione Piemonte – è di dividere la platea di beneficiari in tre fasce: nuovi maestri, saltuari e fissi, cioè coloro per cui l’insegnamento è primaria e unica fonte di sostentamento. Nell’ultimo caso si arriverà a ricevere la somma designata di duemila euro”.
Una boccata d’ossigeno per chi vive grazie alle montagne.

editore:

This website uses cookies.