Progetto ‘A tu per tu’ promuove turismo accessibile e occupazione

Sviluppare una rete territoriale a favore di un turismo accessibile, pronto a rispondere alle esigenze di famiglie con persone disabili, bambini e anziani. È quanto prevede il progetto ‘A tu per tu’ che ha ottenuto un finanziamento di 90 mila euro del Fondo Sociale Europeo e ha coinvolto una vasta serie di attori: EnAIP Piemonte, l’associazione valsesiana Passepartout e il consorzio turistico Oasi Zegna, con la collaborazione del Consorzio ‘Il Filo da Tessere’.
”Dopo 20 anni di esperienza presso la Domus Laetitiae con la successiva nascita di SportivaMente – racconta Carlo Cremante, ideatore del progetto – abbiamo sentito la necessità di creare le condizioni affinché nei nostri territori si possa fare una vacanza intesa come laboratorio culturale in cui le persone, anche quelle con difficoltà, abbiamo la possibilità di sperimentare nuovi aspetti della propria identità e nuovi rapporti sociali. Da qui la nascita di questo progetto che vuole migliorare l’offerta turistica per le persone diversamente abili o con difficoltà”.
Parallelamente prenderà il via la formazione di giovani professionisti, presso il CSF EnAIP di Biella, affinché acquisiscano le competenze necessarie per creare pacchetti turistici dedicati.
”Il corso – spiega Alberto Ghibò, direttore EnAIP Biella – della durata di 70 ore, più 120 di stage, sarà rivolto a giovani disoccupati o inoccupati con età inferiore ai 35 anni di età, e sarà suddiviso in lezioni teoriche in aula, esercitazioni sul campo durante manifestazioni sportive, stage presso strutture ricettive e partecipazione a project work”. In seguito si procederà con azioni di ricerca sociale e ad una mappatura dell’offerta turistica senza barriere. I nuovi professionisti formati scenderanno in campo con la progettazione e realizzazione di veri e propri pacchetti turistici da proporre sul mercato.
La scommessa è quella di contribuire a creare sul territorio e tra gli operatori una cultura dell’accoglienza in grado di guardare alle persone con difficoltà ed ai loro famigliari come una autentica risorsa anche dal punto di vista del rilancio economico del settore turistico locale.

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