“La schizofrenia governativa ci ha regalato un nuovo indicibile atto di sfregio alle bellezze della nostra Puglia. Mentre a Natale era stato accolto l’emendamento anti trivelle nella Legge di Stabilità, con un blitz a San Silvestro sono state autorizzate le ricerche petrolifere al largo delle isole Tremiti, del golfo di Taranto e di altri incantevoli luoghi della nostra bella Italia”. Ad affermarlo Francesco Caizzi, presidente di Federalberghi Puglia.
“Questa azione insulsa – avverte – seppur ascrivibile alla pericolosa tecnocrazia ministeriale, ci troverà, come nel giugno 2015 contro lo Sblocca Italia, uniti al presidente della Regione Michele Emiliano e ai sindaci della nostra terra nella difesa a oltranza della bellezza delle Tremiti e delle coste pugliesi.
Siamo pronti a ‘scatenare l’inferno’ insieme al nostro governatore – aggiunge Caizzi – ricordando al premier Matteo Renzi che noi seguiremo sempre l’invito evangelico di Gesù Cristo a non gettare le perle ai porci. Salvaguardare la bellezza delle coste della Puglia e la peculiarità del nostro mare, vuol dire tutelare la qualità ambientale e la nostra salute. Vuol dire, soprattutto – sottolinea – puntare sul turismo, sulla pesca e sull’agroalimentare che rappresentano un definitivo volano economico per la ripresa e lo sviluppo dell’intera regione.
Gli albergatori e gli imprenditori del turismo – conclude – si associano all’appello di Emiliano al premier Renzi affinché revochi tutte le autorizzazioni e appoggiano con sempre maggiore convinzione le proposte referendarie di dieci regioni italiane a difesa del proprio mare. Le trivellazioni non potranno che portare sciagure alla nostra terra, alla nostra salute e alle attività legate al turismo. E questo, apprendiamo con stupore, in cambio semplicemente di una modesta tassa di concessione di 5,19 euro al metro quadrato”.