giovedì, 28 Marzo 2024

‘Past for future’, il nuovo videogioco per scoprire il museo di Taranto

Fabio Viola e Gianfelice Boncristiano sono i creatori di ‘Past for future’, videogioco ufficiale del museo archeologico nazionale di Taranto realizzato in collaborazione con il Mibac.
“Past for Future – spiega Fabio Viola, game director del progetto – si candida ad essere un’espressione artistica e culturale della contemporaneità ed eleva il videogioco a forma d’arte dei nostri giorni. Il museo archeologico di Taranto diventa così tra i primi musei al mondo a esplorare questo nuovo linguaggio per raggiungere e comunicare con un pubblico mondiale. Dopo aver fatto commuovere oltre tre milioni di giocatori con ‘Father and son’, dopo aver trasformato Firenze in un’immensa area dove collezionare carte storiche con ‘Firenze Game’, adesso ‘Past for Future’ rappresenta un progetto pioneristico per stimolare il turismo videoludico nell’area di Taranto”.

Il gioco narrativo in 2D esplora i sentimenti umani connessi con il proprio presente, ingabbiato tra ciò che sarebbe potuto accadere a fronte di scelte diverse nel passato e quello che potrà accadere nel proprio futuro. Attraverso il viaggio, fisico e metaforico di William, i protagonisti si muoveranno da Londra a Taranto alla ricerca di una misteriosa donna scomparsa.

‘Past for Future’ è scaricabile gratuitamente su app store e Google play sia in italiano, che in inglese. “Cultura e videogame – aggiunge Gianfelice Boncristiano, cofunder di Mobile Idea – sono due parole che ormai possono e devono viaggiare insieme. Dopo tanti progetti in diverse località italiane è per noi un successo poter collaborare con realtà a noi vicine, contribuendo così a far conoscere questo territorio che tanto amiamo”.
“Il mondo dei videogiochi – concludono i due sanseveresi – è in continua espansione e regala emozioni proprio come i film, la musica o i libri. Inoltre i procedimenti che regolano i videogame possono essere un ottimo strumento e un valido aiuto per la formazione scolastica, il marketing aziendale o addirittura i servizi pubblici degli enti con il coinvolgimento della cittadinanza”.

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