giovedì, 19 Dicembre 2024

Un brigante farà le fortune di Rignano Garganico

3 feste enogastronomiche nel comune del Parco Nazionale del Gargano

Si chiama "A cena con il brigante Jalarde"  ed è una serie di tre feste eno-gastronomiche suddivise in nove tappe e in nove momenti musicali dal vivo, ideate dal Nuovo Circolo Culturale "Giulio Ricci di Rignano Garganico,il più piccolo comune del Parco Nazionale del Gargano. L’iniziativa intende favorire l’afflusso di turisti che si dirigono sul territorio, soprattutto grazie alla presenza di san Giovanni Rotondo. Il brigante Galardi, (al secolo Gabriele Galardi da San Paolo di Civitate), amava rifugiarsi con la sua banda a Grotta Paglicci, conosciutissimo giacimento paleolitico, dove pare avesse seppellito un ingente tesoro, talmente consistente da acquistare con esso ben sette castelli. Gli ori di "Jalarde" non sono stati mai rinvenuti, nonostante la caparbietà di un cercatore di tesori, tale Leonardo Esposito da San Nicandro Garganico, che ha messo a soqquadro l’intero sito preistorico portando indirettamente alla luce reperti archeologici di inestimabile valore. I rinvenimenti di Paglicci, circa 45.000, sono databili tra i 500.000 e gli 11.000 anni da oggi e sono oggi studiati dai ricercato dell’Università degli Studi di Siena. L’idea dell’associazione rignanese è quella di far conoscere e riproporre le pietanze tipiche dei briganti di Grotta Paglicci, partendo da "Lu panecutte" (il pancotto), passando per "Lajne e ciammariche" (pasta fatta in casa con sugo di lumache) e concludendo con "Lu pesce fijute" (zuppa con pane e aromi naturali al sapore di pesce). Tutto ciò contornato dall’ottimo caciocavallo podolico del posto, dalle verdure dei campi, dalle bufaline della piana, dall’olio di Paglicci, dal pane tipico, dal buon vino della prima fascia pedegarganica e dai volumi di autori locali.

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