Ha chiuso i battenti la 47^ edizione del Vinitaly e la Puglia conferma i traguardi raggiunti negli ultimi anni e offre segnali positivi per il settore.
“Il vantaggio della Puglia è da ricercarsi nella cultura del lavoro – ha sottolineato Nichi Vendola, presidente della Regione – È il valore aggiunto dei produttori vitivinicoli che, superando il naturale individualismo imprenditoriale, sono stati capaci di costruire filiere produttive in grado di dar vita a un sistema competitivo a livello internazionale”.
“Questi 4 giorni di fiera – ha sottolineato Fabrizio Nardoni, assessore regionale alle Risorse Agroalimentari – hanno contribuito senza dubbio a delineare un ritratto aggiornato e soddisfacente del comparto vitivinicolo pugliese. La fotografia che ne deriva è quella di un settore in salute, capace, attivo. Un settore, quello vitivinicolo, che contribuisce concretamente al sostegno di tutto il sistema regionale, con positive ricadute sul segmento turistico, economico e di immagine anche fuori dai confini”.
A dimostrare il livello raggiunto dalla Puglia in questo settore è stato il notevole afflusso di esponenti della stampa specializzata che attraverso i 118 incontri face to face organizzati dal Consorzio Mtv hanno prodotto un confronto utile tra le aziende e gli esperti del settore. Durante Taste & Buy 140 gli incontri tra i produttori e i 17 buyer provenienti da ogni parte del mondo: Francia, Germania, Olanda e Svezia tra i paesi europei, e fuori continente grande interesse e partecipazione da parte di Canada, Stati Uniti, Cile e Porto Rico, ma anche Cina, Giappone, Hong Kong, Singapore e Thailandia.
Apprezzata anche la presenza delle Masserie didattiche che hanno fatto degustare piatti semplici e genuini abbinati ai vini serviti in Enoteca.
Confermata anche quest’anno la presenza degli eno-turisti, in questa edizione protagonisti gli incontri e seminari dedicati, come la presentazione della ricerca effettuata da docenti della Bocconi di Milano, proprio sull'accoglienza nelle aziende vitivinicole pugliesi.