Stop a 25 treni Atr 220 delle Ferrovie Sud Est, in seguito ad un provvedimento emanato dall’Ustif, Ufficio speciale trasporti a impianti fissi del ministero preposto a controllare la sicurezza dei convogli. Da quanto è emerso da alcuni controlli effettuati nelle scorse settimane, ruote e carrelli sarebbero troppo usurati per poter circolare.
I treni rimasti in deposito rappresentano il 70% del parco rotabile di Fse. L’ente, per sopperire ai disagi dei passeggeri, ha sostituito per alcune corse, percorsi con autobus. Le tratte rimaste scoperte ammontano a circa il 10%. Ferrovie del Sud Est, in una nota, scusandosi per i problemi arrecati ai viaggiatori, ha fatto sapere che sono in corso incontri tecnici per normalizzare la situazione.
L’assessore regionale ai Trasporti della Puglia, Giovanni Gianni, ha dichiarato che: “la Regione ha richiesto ed ottenuto dalla società, un tempestivo piano di reazione, condiviso con Ustif, teso ad accelerare il programma dei controlli prescritti dalla casa costruttrice e scongiurare la presenza di altre criticità. FSE ha chiarito che lo stato dell’armamento rientra nei parametri tecnici di sicurezza previsti e che per le ruote era programmata e in atto la sostituzione graduale”. Già dal 12 settembre, saranno immessi in servizio altri 10 o 12 treni, in modo da far tornare efficiente il servizio.