Interramento di un percorso di 6 chilometri, soppressione di sette passaggi a livello, realizzazione di una variante e tre nuove fermate: sono gli interventi previsti dal progetto preliminare del nodo ferroviario di Bari elaborato dalle società del Gruppo Fs, Italferr e Rete Ferroviaria Italiana. Si tratta di un nodo su cui confluiscono sia l’itinerario merci del Corridoio Adriatico e del corridoio Gioia Tauro-Taranto-Bari, sia le numerose linee dedicate essenzialmente al servizio ferroviario regionale e metropolitano. Il progetto preliminare è articolato in due interventi. Quello a Nord di Bari prevede l’interramento della linea ferroviaria adriatica fra Bari Santo Spirito e Palese e la realizzazione della nuova stazione di Bari Smistamento. Inoltre, saranno soppressi sette passaggi a livello, quasi tutti in ambito urbano. E quello a Sud di Bari, con la realizzazione di una variante della linea ferroviaria in uscita dalla Stazione di Bari Centrale che si affiancherà nel tratto iniziale al tracciato delle Ferrovie Sud Est. “Si tratta davvero di un’opera dalla portata storica – ha dichiarato il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola – anche dal lungo e fecondo percorso di concertazione utilizzato per raggiungere questo importante traguardo, che rappresenta per davvero, e soprattutto in un momento così difficile per il Mezzogiorno e per il Paese, una concreta azione di governo a sostegno dello sviluppo della nostra Puglia”. Intervenendo alla presentazione del progetto durante la conferenza di servizi, Vendola ha messo in evidenza come, dopo decenni di discussioni ed elaborazioni che non hanno mai portato a risultati concreti, si siano avviate fattivamente le procedure formali per la effettiva realizzazione dell’opera. “Il progetto – ha aggiunto – è stato inserito nelle priorità di Rfi, perché adeguatamente finanziato e perfettamente coerente sia con le esigenze di sviluppo della rete ferroviaria pugliese, sia con il progetto di riqualificazione dell’itinerario ferroviario ad AV/AC Bari-Napoli-Roma”.