giovedì, 19 Dicembre 2024

Partiranno dallo scalo di Grottaglie i primi voli di turisti per lo spazio

Come già annunciato su travelnostop, dal 2020 dall’aeroporto di Grottaglie (Taranto) decollerà il primo volo suborbitale dall’Italia. A designarlo il Mit dopo le verifiche effettuate dall’Enac. I voli, in assenza di gravità, potranno ospitare sia merci sia persone interessate al turismo nello spazio.

“Grottaglie – ha detto Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia – è il primo aeroporto europeo abilitato ai voli suborbitali. Noi prenderemo contatto immediatamente con le compagnie aeree che fanno voli suborbitali. In questa fase la più celebre è la Virgin che già manda in orbita coloro che se lo possono permettere. Questo comporterà – ha aggiunto – l’implementazione non solo di questo turismo di grande profilo, perché si tratta di turisti che hanno una capacità di spesa notevole e che dovranno rimanere qui diversi giorni anche per compiere l’addestramento. Ma, soprattutto, si potrà costituire un turismo anche con chi, pur non potendosi permettere il volo, vorrà visitare gli impianti che nella sostanza sono una piccola base spaziale. Quindi – ha concluso – un risultato che ha per riferimento l’Europa intera, perché una struttura come questa rischia di coprire il mercato attualmente esistente di tutta l’Europa. Per la Puglia è un fattore di attrazione di investimenti e turisti di grandissima importanza”.

“Sono molto contento che la scelta di Delrio sia ricaduta sulla Puglia: per noi è punto di orgoglio, perché è in un Mezzogiorno che dimostra che può essere diverso, che vuole investire nella fine di un localismo esasperato”, ha detto Vito Riggio, presidente dall’Enac.
Per Riggio, “l’idea di lavorare a un progetto di tipo internazionale e di richiamare in Puglia un distretto industriale dell’aeronautica, come c’è parzialmente in Campania e in Liguria, può contribuire a ridare al nostro Paese delle chance di crescita. L’aeroporto di Grottaglie – ha aggiunto – dal punto di vista strutturale è in buone condizioni. Per quello che serve adesso va bene, quindi per noi è destinato a restare aeroporto industriale e a sviluppare sia l’attività di ricerca sul volo suborbitale, insieme all’Agenzia spaziale italiana e al ministero della Difesa, sia la nuova attività sui droni, che è molto importante. Chi ha più filo – ha rilevato – tesserà: gli inglesi lo stanno facendo in Scozia e gli americani, con cui abbiamo stipulato un patto, sono molto più avanti di noi”.

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