domenica, 26 Maggio 2024

Provincia di Brindisi: Trenitalia discrimina il sud

Al nord l’alta velocità mentre nel resto d’Italia la marcia resta lenta

Un vertice fra i presidenti delle Province adriatiche per dar vita ad una mobilitazione unitaria finalizzata a risolvere il problema del trasporto ferroviario che condiziona lo sviluppo delle regioni interessate. L’iniziativa è stata presa dal presidente della Provincia di Brindisi, Massimo Ferrarese. Oggetto del vertice: la diversa attenzione per i collegamenti su ferro riservata alla fascia orientale dello Stivale. “L’Italia resta un Paese a due velocità – ha commentato infatti Ferrarese – Al Nord si viaggia a trecento chilometri orari grazie a treni ad alta velocità mentre da Napoli in giù i treni procedono ad una media teorica di settanta chilometri orari a bordo di carrozze vecchie e sporche. Dalla Puglia si continuano ad impiegare dodici ore di media per raggiungere le grandi città del Nord”. Il presidente brindisino fa notare come, al contrario, Trenitalia abbia annunciato con orgoglio che da Firenze occorrono soltanto 37 minuti per raggiungere Bologna, un’ora e mezza per Milano, due ore e mezza per Torino, due ore per Venezia e un’ora e mezza per Verona. Ed a ciò va aggiunto che Roma e Milano saranno collegate con 44 treni veloci al giorno. “Perché bisogna accettare gli annunci di Trenitalia – attacca Ferrarese – sui settanta treni veloci che collegano Roma a Bologna, sugli otto nuovi collegamenti veloci tra Firenze e Milano mentre noi siamo stati costretti a subire i tagli sulla tratta Lecce Torino? Insomma, perché in questa corsa verso il futuro non compare il nostro territorio? Perché nessuno si indigna quando Trenitalia sottolinea una riduzione del tempo di percorrenza tra Bari e Bologna quando in realtà non è cambiato nulla rispetto a prima? E perché dovremmo essere felici del fatto che al Nord i treni sfidano l’aereo mentre i salentini che vanno nel settentrione sono costretti a scendere a Bari e a Bologna per proseguire il viaggio?”.

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