mercoledì, 25 Dicembre 2024

Taranto, chiude in positivo la stagione turistica

Gigante, non sono dati ma sono ottimista

Turismo con segno più per la stagione estiva di Taranto. A renderlo noto Cosimo Gigante, commissario Apt e consigliere comunale delegato alla Promozione del Territorio e Turismo di Taranto. I dati ancora non ci sono, ma Gigante non ha dubbi. è sicuro del fatto suo. “Solo i numeri – spiega – potranno effettivamente dirci come è andata, ma siamo ottimisti”. 
Nonostante la stagione estiva sia cominciata in ritardo, nonostante il maltempo e la crisi economica, Taranto e il versante occidentale hanno retto bene con un buon flusso turistico così come la Valle D’Itria. Qualche problema si registra nel versante orientale dove le strutture alberghiere sono poche, dove si registra una carenza di posti letto e di servizi rispetto alla zona occidentale.
“Le belle spiagge e il mare cristallino – evidenzia Gigante – non bastano ad attrarre i turisti perché i gioielli che il territorio possiede vanno anche valorizzati”. Gigante lancia un appello a tutti gli amministratori del territorio affinché comincino a guardare allo sviluppo dell’economia in chiave turistica e questo è possibile solo attraverso la sinergia. Secondo Ezio Stefàno, delegato del sindaco alla promozione del territorio, tutti gli enti competenti devono sedersi attorno allo stesso tavolo e fare fronte comune per rilanciare le bellezze locali e quindi il turismo.
L’iniziativa degli ‘Open Days’ è stata tra quelle che hanno contribuito ad attrarre turisti sul territorio. Per questo motivo, secondo Gigante ringraziata la Regione Puglia che l’ha finanziata. “L'interesse per Taranto sta nascendo – aggiunge – e bisogna insistere e investire e soprattutto non affidarci solo ed esclusivamente al turismo balneare, seppure sia importante. Il nostro è ancora un terreno fertile e bisogna approfittarne. I dati del flusso turistico saranno disponibili a ottobre e solo allora, guardandoli ed esaminandolo attentamente, potremo capire quali sono le luci e quali le ombre”, conclude.

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