Un polo del Mediterraneo del superlusso sul mare, ovvero un sistema integrato fra cantieri (di costruzione e manutenzione degli yacht), porti, aeroporti che conferisca effettivamente alla Sardegna il primato mediterraneo del mercato della grande nautica, con le ricadute che ciò comporta, prima fra tutte una ricaduta occupazionale che
significa sei posti di lavoro per ogni metro degli yacht che anche quest’estate sceglieranno le acque italiane come
destinazione preferita per il turismo di alta gamma.
E’ il progetto lanciato dall’assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio Gianni Chessa, durante il Forum del lusso possibile di Federagenti a Porto Cervo. Una sfida, quella sarda, che – come hanno sottolineato i
ministri Nello Musumeci e Daniela Santanchè in video collegamento – si colloca nell’ottica allargata di un Paese,
l’Italia, che punta sul turismo di lusso come eccellenza del Made in Italy.
Sfida raccolta da Federagenti, che dal 2015 organizza il Forum del lusso possibile e che – come sottolineato dal presidente Alessandro Santi – si prepara da un punto di osservazione privilegiato, a contribuire in modo determinante (attraverso un piano pluriennale) alla costruzione di un Progetto Italia per la marittimità del Paese. Una sfida che, secondo Massimo Ponzellini, presidente onorario della Bei e attuale presidente del Centro Giuseppe Bono, ha indicato gli strumenti per cui la Sardegna può e deve diventare l’epicentro del turismo del lusso: una scuola che formi giovani in grado di imprimere un’accelerazione ai grandi progetti, un diverso rapporto con le istituzioni, ma speciale, una banca, un istituto finanziario sardo “una Mediobanca della Sardegna” in grado di sostenere i grandi progetti parlando lo stesso linguaggio del territorio.
significa sei posti di lavoro per ogni metro degli yacht che anche quest’estate sceglieranno le acque italiane come
destinazione preferita per il turismo di alta gamma.
E’ il progetto lanciato dall’assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio Gianni Chessa, durante il Forum del lusso possibile di Federagenti a Porto Cervo. Una sfida, quella sarda, che – come hanno sottolineato i
ministri Nello Musumeci e Daniela Santanchè in video collegamento – si colloca nell’ottica allargata di un Paese,
l’Italia, che punta sul turismo di lusso come eccellenza del Made in Italy.
Sfida raccolta da Federagenti, che dal 2015 organizza il Forum del lusso possibile e che – come sottolineato dal presidente Alessandro Santi – si prepara da un punto di osservazione privilegiato, a contribuire in modo determinante (attraverso un piano pluriennale) alla costruzione di un Progetto Italia per la marittimità del Paese. Una sfida che, secondo Massimo Ponzellini, presidente onorario della Bei e attuale presidente del Centro Giuseppe Bono, ha indicato gli strumenti per cui la Sardegna può e deve diventare l’epicentro del turismo del lusso: una scuola che formi giovani in grado di imprimere un’accelerazione ai grandi progetti, un diverso rapporto con le istituzioni, ma speciale, una banca, un istituto finanziario sardo “una Mediobanca della Sardegna” in grado di sostenere i grandi progetti parlando lo stesso linguaggio del territorio.