In attesa di diventare il primo parco in Sardegna certificato dalla Carta europea del turismo sostenibile di Europarc, l’Asinara avvia una rivoluzione destinata ad alimentare aspirazioni sospese da decenni. L’isola, infatti, ha deciso di trasformarsi in un albergo diffuso attraverso la riqualificazione, la valorizzazione e il riutilizzo del patrimonio immobiliare esistente. L’idea è nei piani dell’Ente parco da tanto, ora il progetto prende quota con l’annuncio del direttore della Conservatoria delle coste, Giovanni Piero Sanna.
“Con l’obiettivo di utilizzare Cala d’Oliva a servizio di una fruibilità turistica diffusa, vogliamo trasformare il piccolo borgo in una super foresteria, utilizzabile da tutti i cittadini che vorranno prenotare, nei periodi che preferiscono, occupando i locali in condivisione o singolarmente”, ha detto Sanna.
Per realizzare i primi 38 alloggi nell’ex direzione carceraria di Cala d’Oliva ci sono 800mila euro, ma l’ambizione è di dare una seconda vita all’intero borgo.
“Ottimo segnale: la volontà della Conservatoria e della politica regionale va nella nostra stessa direzione – commenta la commissaria straordinaria del Parco, Gabriela Scanu – Manifestare questa volontà sottintende piena consapevolezza di quel che c’è da fare per creare un contesto turistico di qualità, con complessi interventi strutturali in tema di acqua, energia e quant’altro”.
Per il direttore del Parco, Vittorio Gazale, “l’albergo diffuso a Cala d’Oliva è nel piano del Parco ed è un’indicazione vincolante, nel borgo c’è già tutto, le strutture ricettive, una chiesa, una piazzetta, un cinema, una pizzeria e uno spaccio. Così prosegue il percorso intrapreso con la funzionalizzazione turistica di caserme e ostelli”.