Marco Sulis, presidente di Confesercenti Sardegna, protesta contro i rincari nei trasporti marittimi e aerei dannosi per il turismo dell'Isola. "I biglietti navali sono aumentati, in media, del 66% con picchi del 166%. La Tirrenia assicura il servizio sino a maggio, visto che non ci sono garanzie sul suo futuro e la privatizzazione è un'incognita, e nel frattempo le altre compagnie pretendono per la stagione estiva prezzi esorbitanti. Su internet – evidenzia Sulis – 1 famiglia di 3 persone con auto al seguito e che decide di usufruire della cabina, paga 650 euro a luglio sulla Olbia-Genova tra andata e ritorno. Non va meglio nel settore aereo – aggiunge – Alitalia sta escludendo dalle agevolazioni i nati in Sardegna che, per motivi di studio o di lavoro, sono emigrati; ma anche i vantaggi per i residenti sono ridicoli, appena 3 euro di sconto a tratta rispetto a un biglietto normale. Il risultato è che per un Cagliari-Roma andata e ritorno si devono scucire in media 145 euro. Arrivare nella nostra isola diventerà un lusso per pochi", sostiene Sulis invitando il mondo produttivo a usare ogni mezzo per evitare "la morte del comparto". Parere negativo anche per la tassa di soggiorno che, secondo Confesercenti, rischia di compromettere il futuro del settore.