Sospensione dell'aggiornamento e revoca di tutti gli aumenti negli ultimi 6 mesi delle tariffe di trasporto da e per la Sardegna da parte di Tirrenia-Cin. È quanto chiedono in un'interpellanza ai Ministeri dei Trasporti e dell'Economia Michele Meta, presidente della Commissione Trasporti della Camera e i deputati sardi del Pd.
I parlamentari chiedono se i due dicasteri "siano a conoscenza di eventuali scostamenti in eccesso o difetto, dei ricavi e dei costi da attività superiori al 3% rispetto a quelli previsti nell'Allegato B alla Convenzione e se siano a conoscenza di eventuali incongruità di risultanze contabili, rispetto a quanto previsto nell'allegato alla Delibera Cipe 111/2007, puntualmente riportato in Convenzione". Inoltre, oltre a richiedere notizie sull'eventuale proposta avanzata dalla Regione Sardegna per la modifica della Convenzione di servizio, ipotizzano la possibilità di rivisitare la Convenzione in considerazione dei “costanti, continui e ingiustificati aumenti del costo del trasporto marittimo e delle pesanti ripercussioni che gli stessi hanno determinato sui sardi e sulle diverse attività economiche". I parlamentari propongono la definizione di “un piano di rimborso e risarcimento danni a passeggeri e operatori economici in riferimento agli aumenti susseguitesi da dicembre 2012 a oggi, e a quelli precedenti oggetto di recente sanzione da parte dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato”.
Lo stop agli aumenti è stato chiesto anche da Ugo Cappellacci, presidente Regione Sardegna, a margine della 33^ Assemblea generale della Commissione Isola della Conferenza delle regioni periferiche marittime dell'Ue.
"Occorre rivedere la convenzione così che la Sardegna possa avere un ruolo da protagonista – h spiegato Cappellacci – oggi apriremo il tavolo con il ministro Lupi proprio sulla continuità territoriale in senso lato. Non ci fermeremo a quello ma parleremo anche di infrastrutture, perché a breve firmeremo l'intesa quadro e vogliamo trovare un accordo soddisfacente per le ragioni dell'Isola, e di mobilità con riguardo alle ferrovie, perché la Sardegna vive una situazione che rispetto al resto d'Italia è veramente drammatica".