Musica sulle Bocche torna ad infiammare il Nord Sardegna
10 Giugno 2025, 11:30
Dal 7 al 31 agosto 2025 ritorna Musica sulle Bocche, il festival internazionale diretto da Enzo Favata, che da venticinque anni porta il jazz e le musiche del mondo nei luoghi più suggestivi del Nord Sardegna, costruendo ponti sonori tra paesaggi, spiritualità e sperimentazione. Per festeggiare questo importante traguardo, la XXV edizione si presenta con un programma straordinario che coinvolge oltre 40 concerti, distribuiti in 11 Comuni – Castelsardo, Sassari, Alghero, Porto Torres, Valledoria, Martis, Isola dell’Asinara, Ploaghe, Bulzi, Tergu, Chiaramonti – dalla costa del Nord Sardegna ai paesi e borghi storici dell’entroterra, attraversando chiese romaniche, promontori, vigneti, siti archeologici e teatri naturali
“Musica sulle Bocche nasce da un sogno e da un’intuizione – racconta Enzo Favata – e oggi, dopo 25 anni, quel sogno è diventato un’identità culturale consolidata, un progetto che si è radicato nel territorio, arricchendosi ogni anno di visioni, incontri e nuove traiettorie. Questa edizione è una vera e propria festa per un quarto di secolo di resistenza culturale, fatta con passione e rigore, senza mai cedere alla ripetizione, ma cercando ogni anno la sorpresa e la bellezza. Mai come oggi crediamo che la musica ed il paesaggio siano sia uno spazio di incontro, di ascolto profondo, un linguaggio che parla al cuore delle persone”»”.
Tre vincitori di Grammy Awards: il pianista inglese Bill Laurance (5 Grammy Awards insieme al gruppo Snarky Puppy), il pianista italiano Francesco Turrisi (Grammy per il miglior album folk insieme a Rhiannon Giddens) e il sassofonista norvegese Trygve Seim, (Grammy per il miglior album “immersive audio” con l’ensemble Trondheim Solistene), saranno tra i protagonisti di un cartellone ricchissimo che coniuga il grande jazz internazionale con progetti emergenti, produzioni originali, performance transdisciplinari e concerti pensati per momenti unici come l’alba o il tramonto. Un vero e proprio rito musicale che si svolge tra i suoni della natura e quelli dell’anima, in perfetta coerenza con il tema fondante del festival: l’incontro tra il suono e il paesaggio.

Il festival si apre il 7 agosto a Sassari, sulla iconica spiaggia dell’Argentiera, affascinante borgo minerario dell’800, dove il pubblico potrà ammirare il tramonto più tardivo della Sardegna con il concerto evocativo di Remo Anzovino, compositore e pianista dalla forte vocazione cinematografica, per poi proseguire con una mappa sonora che attraversa jazz nordico, elettronica, improvvisazione radicale, canzone d’autore e world music.
Nello storico auditorium all’aperto al centro di Alghero Lo Quarter, Mulatu Astatke, leggenda dell’Ethio Jazz, ed Enzo Favata, celebreranno i 10 anni di collaborazione con il progetto Mesa – The Table of Music, in collaborazione con il Centro di Produzione di Roma, La Casa del Jazz di Roma ed il Festival Dromos. I due musicisti saranno accompagnati da Pasquale Mirra, Alfonso Santimone, Salvatore Maltana e UT Gandhi, in un set dove la tradizione etiope incontra le sonorità del Mediterraneo e l’elettronica contemporanea: un potente incontro musicale che vede protagonista una super band con musicisti tra i più interessanti del jazz italiano.
Dalla Norvegia, il contrabbassista Arild Andersen si esibirà nella magica cornice notturna della chiesa medioevale di Santa Maria a Castelsardo per presentare il suo nuovo album edito per la ECM; dall’Azerbaigian arriva invece il duo Rain Sultanov & Hikmat Baba-zada, con il progetto Forgiveness, dove spiritualità tradizionale e introspezione si fondono in un racconto tra pianoforte e sax soprano.
Non mancheranno le performance all’alba, come quella di Marcello Zappareddu, chitarrista astro nascente del jazz sardo approdato degli Stati Uniti, e Maurizio Brunod, uno dei jazzisti italiani più raffinati in una speciale esibizione con le sue chitarre acustiche. Sempre presenti anche i concerti al tramonto, come quello di Mauro Palmas e Giacomo Vardeu e il suo organetto, un’immersione completa nei suoni ancestrali più tipici.
Ampio spazio al jazz italiano di qualità con i decani Roberto Ottaviano, Danilo Gallo, Ferdinando Faraò, Gianluigi Trovesi, Paolo Damiani e Ettore Fioravanti, il groove potente del quartetto di Max Ionata con gli Hammond Groovers, e il lirismo moderno del sextet di Nico Gori.
Molto attesa sarà la produzione originale di Musica sulle Bocche Slow Dances che farà incontrare la tradizione Zulu con quella mediterranea e afrocubana nella straordinaria performance del pianista sud africano Nduduzo Makatini, pluripremiato BlueNote ed autentico discendente dei Re Zulu, insieme a Daniele di Bonaventura al bandoneon, Simone Padovani alle percussioni ed Enzo Favata ai sassofoni ed elettronica.
Tornerà in scena dopo 19 anni anche lo storico trio acustico interamente sardo di Enzo Favata, Marcello Peghin e Salvatore Maltana, mentre Cristiano Godano, leader dei Marlene Kuntz, sarà protagonista con i Guano Padano di Stammi accanto, live tratto dall’ultimo lavoro discografico e progetto sold out nella maggior parte dei festival di primavera estate.
Il festival accoglierà anche linguaggi elettronici ibridi e sperimentali di giovani donne compositrici elettroniche nella terrazza più intima e più alta del Castello di Castelsardo: il duo 6zure & Liminal, che mescola loop sonori e visual art, e Deliaurora Cadeddu che usa circuiti elettronici per incantare il pubblico e le stelle. Alessandro Cau presenterà al festival un solo per percussioni e oggetti riciclati, mentre ancora due giovani donne, il duo Umbra Song Comics, unirà acustica ed elettronica e fumetto in un originale painting musicale dal vivo. In scena a Castelsardo anche la techno ipnotica di Federico Bonetti, il techno-jazz del trio Torino Unlimited Noise, il raffinato soul dei Déjà Vu, il piano meditativo di Adriano Murgia, la danza ungherese reinventata dal quartetto di Mihály Borbély e il mix psichedelico del sardo-islandese dei DJ Kabaret Maker con Hilmar Arnason.
Da non perdere Bill Laurance (Snarky Puppy) in piano solo, Anja Lechner & François Couturier con la loro poetica cameristica che ha prodotto innumerevoli album di successo targati ECM, e Francesco Turrisi, protagonista di un set che unisce influenze mediterranee e jazz contemporaneo. Il viaggio sonoro continua con la cantante Ilaria Porceddu & Emanuele Contis, gli storici Avion Travel, il sorprendente ensemble di soli saxofoni Saxari, e la polifonia sacra con il Coro “Gavino Gabriel” di Tempio Pausania e la esplosiva street band Gli Sbandati.
Il 19 agosto si rinnoverà l’oramai tradizionale appuntamento musicale sull’Isola dell’Asinara, un evento che richiama tantissimi spettatori per la sua originale formula: un viaggio in nave che porta pubblico e musicisti nel Parco Nazionale dell’Asinara (Porto Torres) offrendo un concerto conclusivo al tramonto. Quest’anno, a grande richiesta, Daniele di Bonaventura, Marcello Peghin, UT Gandhi, Salvatore Maltana ed Enzo Favata si riuniranno per ripresentare uno dei più innovativi progetti musicali degli anni Novanta, divenuto un cult per gli intenditori: Atlantico.
Il 31 agosto, giornata conclusiva, vedrà invece la Cattedrale di Alghero accogliere dapprima Il Suono delle Janas, una performance con i bambini della classe 3 B della Scuola Primaria la Pedrera di Alghero guidati dal vecchio e grande interprete di launeddas Dante Tangianu, e successivamente il concerto di Trygve Seim & Andreas Utnem, che vedrà esibirsi insieme il pluripremiato sassofonista delle fredde terre del nord e uno dei più significativi pianisti jazz del momento in grado di comporre anche musica liturgica.
Musica sulle Bocche 2025 si conferma festival diffuso di assoluto rilievo a livello europeo, che guarda alle comunità, al turismo lento e al rispetto del paesaggio promuovendo itinerari d’ascolto attraverso una rete culturale in continua espansione che mette in dialogo territorio, innovazione e identità.