Esplode il caso Fontanarossa. Dal 5 novembre al 5 dicembre 2012, l'aeroporto di Catania chiude per un mese per lavori relativi al rifacimento della pista. E a meno di due mesi dalla chiusura temporanea, non è ancora stato deciso dove sarà dirottato il traffico aereo etneo, le soluzioni più probabili sono gli scali di Palermo, Reggio Calabria, o Trapani. E' saltata infatti la possibilità di utilizzare le due piste della vicina base aerea di Sigonella.
"Per un mese la Sicilia resterà isolata – lancia l'allarme Mario Bevilacqua, presidente Uftaa – le soluzioni alternative prospettate sono inadeguate e l'unica soluzione accettabile, ovvero spostare il traffico aereo su Sigonella, è stata negata dal ministero della Difesa. E così mentre il presidente dell'Enac, Vito Riggio dichiara che parlerà con il ministro Corrado Passera nelle prossime ore per trovare una soluzione, tutti i gds e compagnie aeree continuano a vendere biglietti aerei ad ignari clienti. Nessuno di noi è stato consultato preventivamente, il caos è totale. In questo modo viene negata la mobilità ai cittadini e le adv sono le ultime a conoscere la verità. Sollecito, quindi, – conclude Bevacqua – tutti i rappresentanti delle adv a prendere coscienza del fatto e unitariamente intervenire per trovare una soluzione corretta al caso".
E sono in tanti a chiedere di far slittare i lavori per evitare l'isolamento di buona parte dell'Isola o in alternativa di utilizzare l'aeroporto di Comiso, che sarebbe già pronto per essere operativo, ma su cui si continua a rimandare accampando scuse di vario genere.
