L'Assemblea Regionale siciliana tornerà ad occuparsi dell'aeroporto di Comiso nel corso di una seduta fissata per martedì 22 maggio. A comunicarlo è il deputato regionale del Pd Pippo Digiacomo che da tempo si batte per l'apertura dello scalo. "Il governo regionale – sottolinea Digiacomo – ha messo a disposizione 4,5 milioni di euro per garantire la copertura di tali costi per quattro anni. Nonostante tutto l'Enav, che pretende un pagamento di 2,6 milioni l'anno, ora vorrebbe anche una fideussione sine die in modo da garantire la copertura dei costi anche per gli anni a venire. E' una richiesta che non ha alcun senso perché in tutti gli altri aeroporti italiani, compresi quelli dove l'attività è ridotta ad un solo volo al giorno, i costi in questione sono sostenuti dallo Stato italiano. Non si capisce perché Comiso non debba essere sostenuto in egual modo. Ma se da un lato si tira al risparmio, – conclude Digiacomo – dall'altro lo Stato spende già 2,5 milioni l'anno per pagare i vigili del fuoco che sono già stati destinati all'aeroporto di Comiso ma che, in assenza dell'operatività dell'aeroscalo, sono di stanza presso la caserma di Ragusa ad aspettare a braccia conserte".