Nessuna novità sulla possibile apertura dell'aeroporto di Comiso mentre prosegue la lotta dei politici del territorio per smuovere le acque. Giovanni Cirnigliaro, militante dell'Mpa di Vittoria ed ex assessore allo Sviluppo economico del Comune di Vittoria, che chiede l'immediata apertura dello scalo ha superato il terzo giorno di sciopero della fame. Solo acqua e qualche caffè amaro con pernottamento in un camper davanti allo spiazzale dell'aeroporto di Comiso, ancora chiuso.
La protesta prosegue ancora nel silenzio delle istituzioni, nessuna risposta dal governatore siciliano Raffaele Lombardo, nessuna risposta dal premier Mario Monti. Ma Cirnigliaro continuerà la sua protesta, non mangerà fino a quando non ci sarà un "sì" all'apertura dello scalo.
"E' un'infrastruttura indispensabile per tutto l'indotto ibleo – denuncia Cirnigliaro – e poi i 46 milioni di euro spesi per realizzarla gridano davvero vendetta".
Intanto il coordinatore regionale dell'Mpa, il senatore Giovanni Pistorio, presidente del Gruppo Misto al Senato, ha presentato un'interrogazione urgente riguardo la mancata apertura dell'aeroporto di Comiso. "Esprimo piena solidarietà ai dirigenti del Movimento per l'autonomia Toti Miccoli, Giovanni Cirnigliaro e Angelo Giacchi per la coraggiosa azione di protesta – dice il senatore – che hanno intrapreso per affermare il diritto allo sviluppo di un territorio fondamentale per l'economia dell'intera regione e che andrò a sostenere e incoraggiare personalmente nei prossimi giorni".