La ritardata apertura del nuovo aeroporto di Comiso potrebbe fare prefigurare un danno erariale in capo al Comune di Comiso (stazione appaltante) e alla Soaco (società di gestione). E' un'ipotesi che comincia a prendere sempre più corpo visto che ancora oggi, con i lavori completati da quasi un anno, non si ha una data certa dello start-up del nuovo scalo.
L'ipotesi di danno erariale è emersa, seppure sotto traccia, nel corso dell'ultimo vertice in prefettura a cui hanno partecipato il prefetto di Ragusa Giovanna Cagliostro, i sindaci del comprensorio in cui ricade l'aeroporto, il presidente della Provincia Franco Antoci, la Regione siciliana, il presidente della Soaco Rosario Dibennardo, i rappresentanti di Enac e Enav, nonché il questore di Ragusa e i comandanti provinciali dei carabinieri, dei vigili del fuoco e della Guardia di Finanza per definire un crono-programma che possa consentire al più presto l'apertura dello scalo.
Dopo il finanziamento di 4,5 della Regione siciliana per il servizio di controllo al volo non è più procrastinabile l'apertura dello scalo. Un concetto che ha ribadito chiaramente il dirigente generale della Regione siciliana Vincenzo Falgares se non si vuole veramente appalesare il danno erariale.
Il sindaco di Comiso ha annunciato che il 5 dicembre avverrà la consegna della struttura alla Soaco, mentre il 12 dicembre è stata convocata un'altra riunione in prefettura.
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