Trapani, operatori uniti per l’allarme aeroporto
Servono 3 mln per garantire contratto con Ryanair. Ma senza la Provincia mancano i fondi


Sul futuro dell'aeroporto di Trapani sono tutti in allerta. Operatori pubblici e privati. Giovedì 23 il commissario straordinario della Provincia di Trapani, Darco Pellos ha convocati i sindaci trapanesi, nella sala riunioni dell'Airgest per "una seria ed approfondita riflessione" sul futuro dello scalo.
Ieri, invece, riunione alla Baia dei Mulini tra il presidente dell'Airgest Salvatore Castiglione e i soci del Movimento Turismo e Territorio che raccoglie molti operatori turistici trapanesi. Un incontro per cercare di trovare i fondi (oltre tre milioni di euro) per garantire all'Airgest il rinnovo del contratto con Ryanair. Il contratto scade infatti ad aprile, ma la programmazione 2014 verrà decisa entro ottobre. Questo riduce enormemente i margini di manovra. Le strade percorribili per la soluzione sono due: o interverrà la Regione o ci dovranno pensare i comuni. Ma i privati sono disponibili a fare la loro parte e proprio il movimento "Turismo e Territorio" ha dichiarato la disponibilità a studiare un sistema di autotassazione che consenta almeno di partecipare alla spesa. Il resto, sempre secondo il movimento, può essere recuperato attraverso una specifica tassa di scopo.

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