Sono stati gruppi dell’Italia meridionale ad inaugurare, lo scorso week end, l’apertura stagionale del Capo Calavà, lo storico villaggio vacanze di Gioiosa Marea gestito da TH Resort. Un hotel a tre stelle, con una gastronomia a 4 stelle, ospitalità ed accoglienza a 5 stelle, con un mare e un panorama a 6 stelle.
Ad accogliere gli ospiti, circa 800 distribuiti nelle 288 camere, il neo direttore Andrea Asti dotato di un fair play da capo villaggio, sempre vigile e attento che tutto funzionasse al meglio, coadiuvato dal suo vice Daniele Stomeo e da un personale di sala e di cucina fortemente motivato.
“La formazione è al centro dell’attenzione della società, che punta sulla qualità dell’offerta – spiega Andrea Asti – non a caso punta molto sulla Scuola Italiana di Ospitalità, la prima hotel school che si ispira al modello campus”. Un progetto, nato nel 2019 grazie all’impegno di Fondazione Cassa Depositi e Prestiti e della stessa TH Resorts, società leader in Italia del settore hospitality leisure.
“La struttura – aggiunge Asti – è un punto di riferimento non solo per il mercato nazionale ma anche quello internazionale, la cui commercializzazione poggia su ben 4 canali di vendita, da quello diretto a quello dei tour operator con cui abbiamo un rapporto preferenziale. Guardiamo inoltre al segmento mice, particolarmente sui mesi di spalla”.
Ma se la gastronomia è stata apprezzata e il mare ha trionfato, l’animazione con la sua equipe ha entusiasmato, ospitando una piccola ma significativa cerimonia di consegna di un ulteriore attestato di stima e professionalità a Gino Campanella, ormai riconosciuto decano degli agenti di viaggio siciliani e sensibile tutore culturale della tradizione dei pupi siciliani, di cui ben 350 esemplari fanno bella mostra di sè nell’agenzia Conca d’Oro Viaggi da lui fondata insieme alla sua famiglia. Un riconoscimento consegnato da Pino Apprendi dell’omologa Associazione Conca d’Oro, con la seguente motivazione: a Gino Campanella per aver coniugato insieme alla professione di agente di viaggio, la passione per il teatro, le tradizioni, la musica popolare siciliana, attraverso ricerche sul campo e la costituzione del Museo dei pupi siciliani“.
nella foto in alto da sinistra Daniele Stomeo, Gino Campanella, Andrea Asti e Eleonora Campanella
nella foto al centro da sinistra Gino Campanella, Pino Apprendi e Andrea Asti