Potrebbe finire sotto il controllo di un fondo di investimenti inglese l’Hotel San Domenico di Taormina assieme ad altri hotel di lusso come il Danieli di Venezia, il Four Seasons e il Mandarin Oriental di Milano. Il loro destino, scrive il Corriere della Sera, è appeso a un bond e alla capacità del gruppo Statuto, proprietario dei quattro gioielli, di rimborsarlo. Il fondo che ha prestato 59,5 milioni a Statuto sottoscrivendo obbligazioni al tasso dell’ 11,478%, si chiama The Children’s Investment Fund. Il casertano Statuto ha vinto a un prezzo che potrebbe risultare troppo caro la sfida contro lo sceicco del Qatar Hamad Al-Thani per l’acquisto, dai liquidatori, del San Domenico, ex monastero domenicano del 1400, centro di gravità del prossimo G7 a Taormina.
Statuto ha comprato 52,5 milioni contro 52,3 però doveva pagare entro ottobre 2016. Chiusi i rubinetti delle banche italiane, i soldi sono arrivati da un bond quinquennale da 59 milioni piazzato al fondo londinese che però, oltre a ottenere un tasso di interesse elevatissimo (contropartita del rischio) e garanzie ipotecarie, ha messo il timbro del pegno sul 100% della società che controlla tutti gli alberghi.