Agrigento, Grand Hotel Mosè: great location, clean spacious room, excellent service


Nell’anno di Agrigento Capitale Italiana della Cultura, il Grand Hotel Mosè si pone come punto di riferimento dell’ospitalità agrigentina e prosegue il suo percorso di rigenerazione verso il riposizionamento di quella offerta di eccellenza che il mercato globale richiede.
La struttura alberghiera 4 stelle adiacente il Palazzo dei Congressi, con le sue 96 camere, la maggior parte delle quali ristrutturate, non è arrivato impreparato all’appuntamento. Anzi.

Notevole il livello qualitativo conseguito negli ultimi anni dalla gastronomia e da una brigata di cucina guidata dallo Chef Carmelo Tondo che, nei suoi menu, alterna piatti internazionali rielaborati con prodotti locali, quali il pistacchio di Raffadali, a una cucina dalla forte connotazione tradizionale.
Un mix di gusto e di buon gusto particolarmente apprezzato dai commensali, da quelli nazionali a quelli internazionali che sempre più numerosi scelgono il Grand Hotel Mosè per soggiorni settimanali o semplici week end, particolarmente nel segmento del congressuale, grazie alla contiguità con il Palazzo dei Congressi.

Un risultato attestato anche da Booking.com su cui l’hotel registra un gradimento di 8.8/10. Una normale evoluzione imprenditoriale ma che diventa eccezionale se si considera che la struttura è nella piena disponibilità dell’Agenzia dei beni confiscati alla mafia.

“Certamente è un ottimo risultato – spiega Simone Tuttolomondo (nella foto), con una punta di emozione ed orgoglio, professionalmente cresciuto all’interno della struttura prima come economo e dal dicembre 2014 come direttore – se si tiene conto delle alterne vicende che la struttura ha dovuto superare e di cui mi sono ritrovato a essere testimone e nocchiero”.

Un impegno continuo e costante, condiviso con l’Avv. Rosario Di Legami, amministratore giudiziario nominato prima dal Tribunale Penale di Agrigento e poi confermato dalla Agenzia, alla cui expertise si deve dare atto per essere riuscito a valorizzare l’hotel mediante un gioco di squadra di alto livello che, insieme al personale tutto, ha consentito alla struttura di auto-finanziarsi per la sua costante evoluzione qualitativa, pur non potendo ricorrere al credito bancario, e di conquistare la quarta stella, aumentare arrivi e presenze, incrementare il fatturato, ristrutturare le camere, migliorando i servizi di ospitalità e accoglienza.

“È stato fatto un gran lavoro assieme al direttore e all’Agenzia per portare il Grand Hotel Mosè a essere uno dei principali player alberghieri di Agrigento – sottolinea Di Legami – e proseguiremo in questa attività di miglioramento della qualità del servizio di ospitalità per la nostra clientela, che ogni anno manifesta una fiducia crescente, apprezzando i costanti miglioramenti che apportiamo all’Hotel Mosè”.

Insomma, il Grand Hotel Mosè oggi può essere considerato, al pari del San Paolo Palace Hotel di Palermo, quel modello virtuoso di sana imprenditoria e di perfetta sinergia tra pubblico e privato
sempre auspicato e quasi mai realizzato, testimoniato da una delle tante recensioni positive che così recita: “Great location, clean spacious room, excellent service”.

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