L’annuncio era stato dato nel 2014, i lavori erano anche partiti, ma poi una serie di complicazioni hanno fatto arenare la nascita dell’Hilton Catania Capo Mulini, che doveva sorgere sulle ceneri dell’ex Perla Ionica. Adesso però sembra essere arrivata, finalmente, la svolta. Lo racconta il sito Sudpress.it che elenca le novità che potrebbero avvicinare la data di apertura della struttura del catanese.
La proprietà del plesso turistico è la ITEM Capo Mulini srl di cui è proprietaria al 100% la ITEM Holding srl. Dall’1 marzo 2018, questa la prima novità, amministratore unico è stato nominato il chietino Carmine De Vitis, che è anche socio al 10% della Holding ed ha sostituito il catanese Salvo La Mantia. Anche nella ITEM Holding, che vede lo sceicco emeretino Hamed Bin Al Hamed socio al 70%, un deciso cambio di passo, con il radicale rinnovo della sua governance. Il 18 aprile scorso nel cda sono stati nominati, oltre allo stesso De Vitis, l’ingegnere Rosario Garozzo ed il commercialista Massimo Lello, entrambi catanesi. Ma è sul presidente che si concentra tutta l’attenzione. Si tratta di Riccardo Sessa, già ambasciatore di lungo corso, con esperienza sui dossier diplomatici tra i più delicati per il nostro paese.
Altra novità importante l’ingresso come advisor di Banca Igea, un istituto solido e veloce il cui consiglio di amministrazione mantiene ancora una forte componente catanese. A completare le novità, dopo i problemi causati dai precedenti contractor, l’affidamento dei lavori a due aziende con carnet di opere già realizzate di assoluto rilievo internazionale, la Vittadello SpA e la Ernesto Stancanelli srl. A questo punto si attende la riunione del cda già fissata per il prossimo 20 novembre per conoscere la data di ripartenza a pieno regime dei cantieri.