venerdì, 29 Marzo 2024

Agrigento non convoca Consulta Turismo, ma Picarella non ci sta

Da circa un anno e mezzo è stato approvato il regolamento della consulta del turismo del consiglio comunale di Agrigento, un organismo consultivo di fondamentale importanza per condividere le strategie turistiche della città di Agrigento, grazie ai proventi dell’imposta di soggiorno. Perché ad oggi non si è proceduto alla prima convocazione? A lanciare l’allarme è il presidente regionale di Confcommercio Francesco Picarella.

“Nel mese di novembre 2018 – sottolinea Picarella – è stato pubblicato l’avviso per la ricerca dei componenti della Consulta, che necessariamente dovevano essere rappresentanti di comitato, associazione o ente il cui ambito di attività prevalente sia quello turistico che dichiarino di non fare parte di altra consulta; un operatore commerciale per ogni categoria designato dalla propria associazione; dal sindaco o assessore al Turismo, oltre ad un rappresentante della commissione V e della commissione I. A seguito di questo avviso cinque associazioni hanno indicato i propri rappresentanti, un numero ritenuto esiguo dall’amministrazione che ha proceduto nel mese di gennaio 2019 ha riaprire i termini per la ricerca di ulteriori componenti. Dopo circa un anno e mezzo dalla delibera consiliare di costituzione della Consulta – continua Picarella – non si è mai provveduto alla convocazione della prima riunione, facendo inevitabilmente intendere agli operatori che non vi è nessuna voglia di dialogo sulla materia da parte dell’amministrazione comunale”.

Per questo Picarella chiede, in “virtù dell’imminente approvazione del bilancio preventivo 2020 e l’impegno che si dovrà prendere per la destinazione degli introiti dall’imposta di soggiorno che ammontano a circa 900mila euro per l’anno 2019” e considerato che ad oggi “non si conosce la destinazione totale dell’imposta di soggiorno per gli anni 2018 (circa 850 mila euro) e 2017 (380 mila euro), un incontro urgente con la commissione I e V”.

 

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