venerdì, 22 Novembre 2024

Demanio marittimo, perplessità di Fiba sul titolo IV della finanziaria 2016

Fiba Confesercenti Sicilia critica i contenuti del titolo IV della Finanziaria 2016 in corso di approvazione, che riguardano le “diposizioni in materia di demanio marittimo e fluviale. Diposizioni in materia urbanistica”.

Nel corso di un incontro tra le categorie e i vertici dell’assessorato regionale al Territorio e ambiente, la Fiba Sicilia ha precisato che occorre prevedere un percorso concertativo con le rappresentanze del settore, attraverso il quale produrre una normativa dedicata in grado di restituire competitività all’offerta turistica balneare e rendere efficiente il sistema di gestione del demanio marittimo.

Inoltre, secondo Fiba, sono diversi i passaggi delle proposta di legge che necessitano di approfondimenti anche sotto l’aspetto della loro sostenibilità tecnico giuridica. In particolare, il Titolo IV della proposta di finanziaria verrebbe a vanificare il fine ultimo del documento di programmazione economica e finanziaria per l’anno 2016, cioè di aumentare la previsione delle entrate per le casse regionali.

Infatti sia i provvedimenti relativi all’art 35 comma 3 bis che le disposizioni degli art. 36 e 38 mettono un chiaro segno meno alla previsione del gettito derivante dal pagamento dei canoni concessori.

Innanzitutto gli enti locali verserebbero per le nuove concessioni solo il 50% del canone dovuto, inoltre si registrerebbe una grave contrazione delle contribuzioni derivanti dalla cessazione delle concessioni che risulteranno inadeguabili ai contenuti dei piani provati e infine, per la ragionevole ipotesi che l’imprenditoria straniera sarebbe scoraggiata ad investire in Sicilia dove alla luce delle previsioni della proposta di legge in esame l’imprenditore diverrebbe, a fronte di propri investimenti,  non concessionario diretto ma un mero conduttore in locazione di una attività commerciale. Fiba, pertanto, ribadisce il proprio impegno per frenare ogni irragionevole proposta che funga da ostacolo alla crescita virtuosa di un settore che in Sicilia conta 9 mila titolari di concessione demaniale marittima e oltre 35 mila addetti.

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