Errata corrige per il decreto sulle strutture ricettive siciliane


Sono almeno tre i punti che potrebbero essere modificati nel Decreto n. 2104 del 25 giugno 2025, che stabilisce i nuovi obblighi per le strutture ricettive siciliane alberghiere ed extralberghiere.

Il risultato è stato raggiunto al termine di un incontro convocato presso l’assessorato regionale del Turismo con le associazioni di categoria del comparto per discutere i punti del Decreto che hanno sollevato forti preoccupazioni tra gli operatori dell’extralberghiero, cosi come abbiamo raccontato su Travelnostop.com nei giorni scorsi avvalendoci del contributo di Saverio Panzica, esperto di legislazione turistica, per comprendere meglio i punti critici delle nuove norme.

Innanzitutto, le locazioni turistiche saranno escluse dall’ambito di applicazione dell’art. 1.2 del Decreto, non è previsto alcun obbligo di bagni di cortesia supplementari all’interno di B&B, Affittacamere e Alberghi diffusi; ed è stata confermata la possibilità per i B&B di operare per l’intero anno, superando definitivamente il limite dei 270 giorni annui previsto dalla normativa precedente.

Dunque, a seguito del chiarimento sull’ambito normativo relativo alle locazioni turistiche i funzionari dell’assessorato hanno comunicato che il titolo 1.2 dell’allegato al decreto verrà modificato e dall’intestazione verranno eliminate le locazioni turistiche. Pertanto, tutti gli obblighi quali materassi ignifughi, il lavandino nelle stanze, i televisori a 32 pollici, l’abbattimento delle barriere architettoniche e tutti gli obblighi previsti nel D.A. non verranno applicati alle locazioni turistiche. Inoltre è stato evidenziato che non è possibile richiedere il regolamento condominiale, nell’allegato B del D.A.

In merito alle strutture alberghiere ed extralberghiere Saverio Panzica per CONFARE ha sottolineato che sarebbe opportuno, nell’ambito della legge regionale n. 6/2025, prevedere, con altri articoli inseriti in leggi regionale, norme transitorie, per le imprese classificate prima dell’entrata in vigore della predetta legge regionale, inclusi i soggetti che hanno presentato SCIA e non hanno ricevuto la classificazione. Con le norme transitorie si salverebbero migliaia di posti letto, già assegnati con i precedenti decreti di classifica, nei locali comuni: delle residenze turistico alberghiere, degli esercizi di affittacamere, delle case per vacanze e dei B&B.

I rappresentanti dell’Assessorato hanno riconosciuto, tra l’altro, come refuso l’abolizione della tipologia ricettiva alberghiera del villaggio albergo.

Nell’ambito dell’incontro è stata anche evidenziata la violazione dell’articolo 41 della Costituzione “sulla libertà d’impresa” in relazione alla variazione di classificazione da parte del Dipartimento del turismo dello sport e dello spettacolo, suggerendo che il Dipartimento segnali eventuali carenze in modo che l’impresa possa adeguarsi ai parametri di classificazione e che, conseguentemente, non ci sia una riduzione automatica della classifica.

Stesso discorso per l’apertura stagionale o annuale suggerendo che i periodi vengano indicati dall’impresa. “In pratica, si può asserire che il gestore di un’attività ricettiva deve potere scegliere, in relazione alle sue esigenze di mercato, i periodi di apertura e chiusura dell’attività affinché la stessa attività sia annuale o stagionale”, ha spiegato Panzica.

In un clima di assoluta cordialità e collaborazione, i funzionari regionali hanno preso atto delle ossservazioni fatte e si sono ripromessi di apportare le modifiche concordate, sottoporle all’attenzione e quindi all’approvazione successiva dell’assessore Elvira Amata, che non ha potuto presenziare alla riunione, perchè impegnata in altri appuntamenti istituzionali.

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