Sul piede di guerra gli albergatori eoliani per i paventati aumenti IMU. Se ne è discusso durante la 2^ riunione di assemblea sull’argomento. Federalberghi Eolie ha manifestato tutto il proprio dissenso per un paventato aumento dell’IMU che rischia di mettere in ginocchio le attività ricettive dell’arcipelago.
“Siamo esasperati – dice Christian Del Bono, presidente dell’Associazione – l’IMU all’aliquota base ha rappresentato per noi un impegno già oneroso al quale molti non sono ancora riusciti a far fronte. Basti pensare che, rispetto all’ICI, l’importo da pagare per un albergo medio-piccolo è passato da 17.000 a 29.000 euro. Adesso, con l’ipotizzato incremento di 3 punti percentuali sull’aliquota base, l’aumento salirebbe addirittura a 23.000 euro per un totale da versare pari a 40.500 euro. Si tratta di importi che, di fatto, valgono doppio per le strutture ricettive che rimangono aperte per circa 6mesi. È evidente – aggiunge – che l’aumento lineare delle aliquote rappresenterebbe una grave forma di iniquità e discriminazione sociale. Perché relegherebbe una classe a dover sopportare degli oneri ben al di sopra delle proprie possibilità. Solo un atteggiamento superficiale potrebbe non prendersi la briga di illustrare le necessità di applicare un’aliquota differenziata. Gli utili delle strutture alberghiere negli ultimi periodi – sottolinea Del Bono – sono prossimi allo zero e molte aziende quest’anno chiuderanno in perdita i propri bilanci. A questo bisogna sommare un incremento della ricettività negli ultimi anni al quale non è però seguito l’auspicato miglioramento delle infrastrutture e dei servizi di base. Aumentare ulteriormente la tassa sugli immobili ci costringerà a contenere altri costi. Ci costringono a ridurre a 5 mesi il periodo di apertura e il numero degli addetti. Il costo sociale da pagare sarà altissimo e qualcuno dovrà assumersene la responsabilità. Ad oggi, l’amministrazione, che in un primo momento, aveva escluso l’ipotesi di aumentare ulteriormente il livello di tassazione per le imprese, sembra rassegnarsi all’idea di un aumento lineare delle aliquote IMU. Si proceda invece, senza ulteriori indugi a una spending review del bilancio comunale al fine di razionalizzare ed ottimizzare le spese e gli investimenti, per ridurre i costi di gestione della macchina comunale e i costi e il valore dei servizi erogati al cittadino. Si ponga in essere un piano di emersione che obblighi tutti, una volta per tutte, a contribuire il giusto allo sviluppo e alla crescita delle nostre isole. Sono anni – conclude – che si operano interventi tampone e che non si investe per la crescita economica del nostro territorio, affidando tutto agli sforzi e agli investimenti dei privati, costretti a fare i conti con la precarietà dei collegamenti, l’assenza di infrastrutture per la bassa stagione ed un budget per l’assessorato turismo mai adeguato all’importanza delle Eolie. Oggi, saremo in Consiglio comunale e vigileremo su proposte e decisioni che rischiano di compromettere i bilanci di molte aziende e di segnare pertanto una spaccatura a livello istituzionale con le categorie produttive, vista anche l’assenza di un reale e formale momento di confronto e concertazione”.