Dopo un mese di giugno con fatturati azzerati per le imprese del turismo e luglio con andamento a singhiozzo, si è registrato un mese di agosto con numeri complessivamente ridotti, permanenze medie più brevi e spesa contratta, mentre le prospettive per settembre sono ridimensionate rispetto a quelle previste solo due mesi fa.
È questo il quadro che emerge dalla rilevazione dell’Indice di fiducia dei viaggiatori condotta, tra il 23 e il 31 agosto, da Swg per conto di Confturismo-Confcommercio e che ha preso in esame anche quanto accaduto in provincia di Ragusa.
“Innanzitutto – sottolinea il presidente Federalberghi Ragusa, Rosario Dibennardo – scende, per la prima volta, tra luglio e agosto – da 65 a 63 punti su scala da 0 a 100 – l’indice che rappresenta la propensione a viaggiare. Non era mai successo in 5 anni di rilevazioni e il fatto che avvenga quest’anno, quando la misurazione aveva già registrato record catastrofici da marzo in poi, è ancora più grave. Vuole dire, dunque, che andranno per lo più deluse le speranze riposte sul mese di settembre per cercare di recuperare una stagione senza stranieri. C’è chi indica come motivo della “non partenza” i timori per la pandemia, nel 52% dei casi, ma anche difficoltà di ordine economico e mancanza di ferie, nel 47%. I “pienoni” di agosto, di cui si è parlato molto, sono dunque stati solo un miraggio estivo, nel senso che si sono concentrati in pochi giorni e in poche località. Solo il 41% degli intervistati ha fatto ferie di lunghezza tradizionale, con almeno 5 pernottamenti a destinazione, mentre il 19% ha fatto viaggi brevi o frazionati in più periodi, ma sempre di breve durata”.
“E’ purtroppo, ma lo sapevamo perché è un allarme lanciato più volte nel corso di queste ultime settimane – aggiunge il presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Gianluca Manenti – una situazione molto complessa. Sono necessarie riforme strutturali ed è indispensabile un aiuto immediato e concreto a tutti gli operatori del comparto che, altrimenti, saranno costretti a bloccare le proprie attività con tutte le ripercussioni negative che questo modus operandi potrà avere per un’economia già fragile di suo. Dobbiamo guardare avanti con consapevolezza e lo dobbiamo fare sapendo di doverci porre degli obiettivi minimi. Ma senza adeguati sostegni non sarà possibile compiere i primi passi”.