Il termalismo in Sicilia deve riguardare l’Isola nel suo complesso e non fermarsi a Sciacca ed Acireale. E’ quanto scrive Federalberghi Terme in una lettera inviata nei giorni scorsi al presidente della Regione Siciliana Renato Schifani.
Federalberghi Terme – si legge nel documento – apprende dalla stampa la determinazione del Presidente Schifani a voler rivalutare il patrimonio termale del territorio siciliano, che di per sé potrebbe essere pure una buona notizia, ma constata con rammarico che l’attenzione è focalizzata unicamente sul riavvio delle attività a Sciacca ed Acireale.
“Vorremmo evidenziare l’importanza della risorsa termale presente su tutto il territorio isolano e non solo a Sciacca ed Acireale”, scrivono da Federalberghi Terme. In merito all’idea dell’on. Schifani di destagionalizzare il turismo termale, l’Associazione aderente a Confcommercio precisa che “un progetto importante ed ambizioso come quello della Sicilia d’Inverno legata al termalismo non possa che passare dall’adozione della nuova legge mineraria e dalla rivalutazione e messa in rete di località importanti quali Lipari e le Terme di San Calogero, Pantelleria, Termini Imerese, Cefalà Diana e le sue Terme islamiche e anti altri territori ricchi di storia e cultura che hanno tutte le caratteristiche per arricchire l’offerta di turismo”.
Per Federalberghi Terme infine “bisogna mettere in atto una attività combinatoria tra i diversi aspetti che compongono l’offerta dei servizi termali: turismo, sanità, cultura, ambiente non trascurando l’importanza dell’agricoltura e della gastronomia. Solo in questo modo si potrà immaginare un nuovo termalismo in grado di soddisfare le aspettative della nuova clientela”