Isole Eolie, Federalberghi chiede confronto su Area Marina Protetta

La Federalberghi Isole Eolie lancia un appello dopo alcune notizie relative alle disgrazie connesse all’istituzione dell’Area Marina Protetta e chiede che si apra un confronto stra gli stakeholder basato su elementi concreti.

“Non ha senso – ha detto Christian Del Bono, presidente dell’Associazione – erigere barriere tra i pro e i contro. Si apra un dibattito onesto sulla base di una proposta di perimetrazione, regolamentazione e governance della costituenda AMP. Tale documentazione è auspicabile che venga prodotta dalle amministrazioni eoliane sulla base di un adeguato supporto scientifico.
Continuare a dibattere – ha aggiunto – in assenza di una proposta concreta significherebbe indugiare in esercizi dialettici di scarsa rilevanza e concretezza”.

Si possono, infatti, portare diversi esempi positivi e negativi di AMP che funzionano e sono ben viste dagli abitanti e dagli amministratori locali e di altre che vengono vissute come un’inutile integrazione di vincoli e burocrazia.

“Si abbia, inoltre, il coraggio – ha insistito Del Bono – di decidere se si desidera iniziare a dotarsi e ad utilizzare in modo efficacie degli strumenti di pianificazione e gestione dello sviluppo oppure se si preferisce lasciare tutto al caso nella speranza che il turismo vada, come per magia, a gonfie vele.

Facciamo, pertanto, un appello al senso di responsabilità dei politici, degli amministratori locali e dei rappresentanti dei portatori di interesse affinché promuovano l’assunzione di atteggiamenti privi di ideologie e posizioni preconcette in favore di un’analisi oggettiva sulle opportunità e i vincoli derivanti dall’istituzione dell’AMP delle Isole Eolie così per come auspichiamo ci venga al più presto sottoposta.

Non possiamo, quindi, nascondere – ha concluso – tutte le nostre perplessità circa la dead line del 9 novembre stabilita dall’Assessore Regionale Croce, da ritenersi del tutto inadeguata per la redazione di una proposta condivisa ed ufficiale di AMP”.

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