sabato, 27 Aprile 2024

Palermo, Federalberghi ribadisce no a Tarsu sproporzionata

Al Comune Farruggio propone una transazione per le annualità pregresse e un tavolo di confronto

Nonostante la Commissione Tributaria Provinciale di Palermo abbia ribadito più volte che la tariffa applicata agli alberghi dal Comune, di sei volte superiore a quella delle abitazioni, risulta "sproporzionata e viziata alla luce della mancanza di motivazione", ancora oggi l'amministrazione comunale si accanisce contro gli alberghi, con una raffica di cartelle esattoriali.
A fronte dei 2,27 euro a metro quadro delle civili abitazioni, gli alberghi continuano a "dover" pagare 14,2 euro e se passasse l'aumento richiesto la tariffa raggiungerebbe picchi stratosferici.
Federalberghi Palermo, a seguito di uno studio tecnico che conferma la tesi sostenuta in contenzioso, e cioè che gli alberghi hanno oggettivamente la medesima (in alcune ipotesi anche inferiore) capacità produttiva di rifiuti delle abitazioni (diversamente dai ristoranti), reiterano le richieste inviate al consiglio comunale per il nuovo regolamento Tarsu.
Ad esempio, i ricorsi vinti da molte realtà alberghiere, vedrebbero strutture come Villa Igiea, l'Hotel delle Palme e l'Excelsior Palace, ridurre potenzialmente le proprie cartelle esattoriali da circa 300 mila euro a 50 mila, certo cifra sempre alta, ma in linea con le altre città italiane.
"Abbiamo ufficialmente comunicato la nostra posizione – dice Nicola Farruggio, presidente Federalberghi Palermo – qualche mese fa, in consiglio comunale, per evidenziare l'insostenibilità economica di un tributo che vede ulteriormente penalizzare il comparto ricettivo alberghiero al di sopra di ogni limite. Abbiamo sottolineato quanto gli alberghi palermitani siano vessati rispetto alle medesime strutture del territorio italiano. Oggi, dopo anni di crisi, ed in presenza di una situazione economica incerta, proponiamo al Comune una transazione per le annualità pregresse ed un tavolo di confronto affinché un settore che ha un'occupazione media annua solo del 30%, non debba continuare a pagare oltre misura per compensare debiti altrui".

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