Nel giro di tre anni Palermo potrebbe offrire una nuova attrazione ai turisti. Un acquario sul modello di Genova, dal nome fortemente evocativo 'Oceano Mediterraneo', è il progetto messo in cantiere da Confindustria con un investimento in project financing di 50 milioni di euro e l'obiettivo di arrivare a un milione di visitatori l'anno con una ricaduta in termini occupazionali di circa mille posti di lavoro.
L'acquario avrà una vasca di 4/5 milioni di litri d'acqua: tecnologie avanzate e simulazioni virtuali renderanno l'acquario un grande centro di ricerca scientifica in cui studiare il sistema marino. L'idea è realizzare una struttura più grande di quella di Genova, che tenga conto delle specificità del territorio, orientandosi sull'esperienza Mediterranea. Ancora da individuare il luogo: dalla Cala alla Bandita fino a Villa Igiea.
"Entro 8-9 mesi – ha spiegato durante la conferenza stampa di presentazione del progetto l'architetto Ettore Piras, direttore dei lavori dell'acquario di Genova – pensiamo di aprire il cantiere e in tre anni di portare a termine i lavori. L'indotto dell'area di Genova – ha aggiunto – è di 50 milioni di euro all'anno, ma la struttura di Palermo non è pensato come un semplice acquario spettacolare, ma come una struttura a forte valenza scientifica. La scelta del luogo sarà fondamentale, perché si tratta di riorganizzare l'intero territorio con ricadute importanti sull'intera Regione. Più di un acquario – ha concluso – parlerei di un attrattore culturale".
Per il presidente di Confindustria Palermo Alessandro Albanese, il progetto mira a "cambiare il volto della città. Per realizzarlo, però, occorre che tutti i soggetti coinvolti facciano sistema per concludere i lavori entro i tempi previsti".