Tassa soggiorno, richiesta di audizione da parte della ricettività palermitana


Rinvio dell’imposta di soggiorno a partire da gennaio 2026 e tavolo di concertazione permanente con le associazioni del settore turistico alberghiero. Sono le richieste della ricettività palermitana sia alberghiera che di quella diffusa e alternativa che è stata la più penalizzata dall’aumento della tassa che per B&B e affitti brevi passa da 2 a 4 euro (appena 1 euro in meno di quanto si paga nei 5 stelle).

Al termine della riunione a cui hanno partecipato i responsabili delle associazioni di categoria Assohotel, Sezione Turismo e Nautica di Sicindustria, Aigo, Aigab, Confare, Extralberga, Federalberghi, Confimprese, è stata messa a punto una nota congiunta con la richiesta di audizione al presidente del Consiglio Comunale di Palermo Giulio Tantillo, all’assessore al Turismo Alessandro Anello, e ai presidenti delle commissioni Bilancio, Società partecipate e Attività produttive, rispettivamente Giuseppe Milazzo, Sabrina Figuccia, Ottavio Zacco.

In particolare, nella nota, le associazioni stigmatizzano la decisione del Consiglio comunale di innalzare il tetto dell’imposta che dovranno sborsare i turisti che pernottano nelle strutture ricettive della città, soprattutto perchè esclusi da ogni decisione, nonostante all’inizio di febbraio di quest’anno era stata inviata un’altra nota congiunta con le proposte sulle nuove tariffe e sulla calendarizzazione degli aumenti.

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