“Attribuire, a chi opera nel turismo esperienziale, un profilo imprenditoriale all’interno del Testo Unico della normativa statale”. La richiesta è partita da Cristiano Tomei, coordinatore nazionale di CNA Turismo e Commercio, durante il Forum “I Cammini Esperienziali in Sicilia”, organizzato a Enna da Cna Sicilia, il quale ha assicurato che questo punto diventerà una delle richieste verso l’Esecutivo di Governo, verso il Ministero che tratta questo tipo di turismo, divenuto ormai una forte e grande novità in ambito nazionale ed internazionale.
“Il nostro impegno in questa direzione sarà massimo – ha aggiunto Tomei – affinché, oltre alla rappresentanza, si entri negli aspetti normativi, nei profili legislativi e si possa anche ambire al riconoscimento di carattere socio-economico”.
E da Roma è arrivato pure il presidente di Cna Turismo e Commercio, Luca Tonini, il quale ha apertamente elogiato il modello siciliano, evidenziando poi i successi raggiunti e i prossimi obiettivi nel mirino dalla Governance nazionale.
“Stiamo facendo un lavoro importante, i cui effetti, se riusciremo nell’intento, saranno ad appannaggio anche delle nuove generazioni”, ha commentato il presidente di CNA Turismo e Commercio Sicilia, Francesco Di Natale. Per Stefano Rizzo, segretario regionale del comparto e anche direttore della CNA di Enna, “le politiche del turismo che ignorano il fenomeno, che sta interpretando la domanda di milioni di turisti, sia un atto delittuoso per il futuro della Sicilia”, mentre il responsabile regionale del Turismo Esperienziale della CNA, Pierfilippo Spoto, ha suggerito “una sorta di missione all’estero con dei roadshow per andare ad illustrare il format a gruppi di tour operator del posto, oppure ospitarli per 3 o 4 giorni in Sicilia per spiegare dal vivo cosa facciamo”.