L’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’identità siciliana destina un milione di euro ai lavori di restauro del Castello della Zisa di Palermo, la cui costruzione fu avviata nel 1165. “L’intervento sulla Zisa – dice l’assessore Alberto Samonà – arriva dopo quasi trent’anni dall’ultimo restauro, realizzato nel 1972 su progetto dell’architetto Giuseppe Caronia e mira alla conservazione e alla valorizzazione del monumento. Relativamente a quest’ultimo aspetto – precisa l’assessore Samonà – l’azione che sto portando avanti attraverso il mio mandato si muove su più fronti: la riqualificazione del patrimonio abbandonato e degradato, la creazione di nuovi spazi espositivi, il miglioramento e l’adeguamento delle strutture museali e dei siti archeologici esistenti ai più moderni standard, la promozione del territorio attraverso iniziative che incentivino la conoscenza e la visita dei luoghi della nostra cultura”.
I lavori da effettuare prevedono interventi sulla struttura e su tutto il giardino circostante, con opere di sistemazione esterna delle aree verdi e creazione di impianti idrici e di illuminazione. Le opere di manutenzione riguardano, in particolare, interventi di rimozione delle parti rovinate e di ripristino delle strutture che pregiudicano la fruibilità del sito, il restauro delle pavimentazioni in ceramica smaltata, dei rivestimenti marmorei, degli affreschi e dei mosaici alle pareti che risentono dell’usura del tempo.
Per la maggiore accessibilità saranno eliminate le residue barriere architettoniche per l’accesso al portico. Interventi importanti sono quelli relativi al sistema di scorrimento dell’acqua. Si prevede, in particolare, l’impermeabilizzazione della peschiera e la creazione di un impianto di ricircolo che garantisca la qualità dell’acqua utilizzata, sottraendola a muffe e microrganismi che altererebbero i marmi su cui scorre. Altre opere saranno effettuate sulla terrazza di copertura dove, oltre ai lavori di impermeabilizzazione sarà migliorato il sistema di protezione con l’inserimento di lastre in vetro capaci di proteggere i visitatori che da lì si affacciano per una veduta panoramica della città. Opere di manutenzione e miglioramento sono previste nell’area della biglietteria e del bookshop, attualmente affidato a CoopCulture.
La zona dello scavo archeologico sarà oggetto, infine, di un intervento di approfondimento e protezione che sarà seguito dalla Sezione archeologica della soprintendenza dei Beni culturali di Palermo, diretta da Lina Bellanca.