A caccia di reperti sottomarini, al via missione tra Marettimo e la Tunisia

È appena partita nelle acque del Mediterraneo la missione internazionale 2022 del “Banco Skerki Project” sotto l’egida dell’Unesco cui la Regione Siciliana partecipa come partner attraverso la Soprintendenza del Mare, diretta da Ferdinando Maurici. Si tratta di un progetto di prospezione archeologica strumentale dei fondali nell’area del banco Skerki che si trova quasi al centro della linea ideale che collega l’Isola di Marettimo con la città tunisina di Biserta.

Il canale di Skerki è un’area di mare aperto relativamente poco profondo caratterizzato da due grandi scogliere rocciose di origine vulcanica circondate da un banco di sabbia dove, dal 1988 indagini archeologiche hanno individuato una concentrazione particolarmente ricca di relitti di ogni epoca, dall’antichità fino alla II Guerra Mondiale.

La missione, che vede partecipare l’Italia attraverso il Ministero della Cultura con la Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area metropolitana di Venezia e per le Province di Belluno, Padova e Treviso e l’Assessorato dei Beni culturali e dell’Identità siciliana attraverso con la Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana sta effettuando le proprie esplorazioni con la nave oceanografica francese Alfred Merlin. Un particolare ringraziamento va all’Arma dei Carabinieri che interviene con una motovedetta d’altura che garantisce il trasferimento degli studiosi italiani da Trapani al Banco Skerki.

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