A Palermo e Monreale si celebra la Notte bianca Unesco


Stasera, venerdì 4 luglio 2025, Palermo e Monreale celebrano la “Notte bianca Unesco”, un’occasione speciale per celebrare il decimo anniversario del riconoscimento UNESCO di questo itinerario. I monumenti di Palermo, Monreale e Cefalù che aderiscono all’iniziativa saranno aperti dalle 20 a mezzanotte, con ingresso gratuito e senza prenotazione.
Sarà possibile visitare: il Palazzo Reale e la Cappella Palatina, la Cattedrale di Palermo, la Chiesa di San Giovanni degli Eremiti, il Palazzo della Zisa, la Chiesa di San Cataldo, la Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio (o della Martorana), il Ponte dell’Ammiraglio, le cattedrali e i chiostri di Monreale e Cefalù.

“L’iniziativa – sottolinea l’assessore al Turismo del Comune di Palermo, Alessandro Anello – rientra nel decimo anniversario del riconoscimento Unesco di patrimonio dell’umanità del sito seriale Palermo arabo-normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale. L’amministrazione comunale sta portando avanti nuovi percorsi di valorizzazione dei siti Unesco attraverso il progetto Mosaicando, finanziato dal ministero del Turismo, che insieme con gli interventi di restauro a cura della Soprintendenza dei Beni culturali daranno ancora più valore a un itinerario che attrae a Palermo e in Sicilia turisti da tutto il mondo”.

L’assemblea annuale dell’UNESCO, riunitasi a Bonn, decise l’inserimento del sito nella World Heritage
List il 3 luglio 2015 con questa motivazione: “l’insieme degli edifici costituenti l’itinerario arabo – normanno rappresentano un eccezionale valore universale come esempio di convivenza e interazione tra diverse componenti culturali di provenienza storica e geografica eterogenea (sincretismo culturale). Tale
fenomeno ha generato uno stile architettonico originale, in cui sono mirabilmente fusi elementi bizantini,
islamici e romanici, capace di volta in volta di prodursi in combinazioni uniche, di eccelso valore artistico
e straordinariamente unitarie”.
Gli elementi selezionati come “gruppo”, si basano sulle loro ottimo stato di conservazione (e questo è un
caso eccezionale in cui gli edifici del periodo non si sono degradati al livello di archeologia) e sulle
particolari variazioni dello stile “sincretico” che ciascuno di essi ha assunto.
Infatti, benché ogni edificio è parte di un tutto organico, essi singolarmente assumono delle caratteristiche uniche che, in ognuno dei casi, si coniugano in modi nuovi e diversi, ognuno riflettendosi autonomamente sulle tradizioni culturali di questo luogo, da quella islamica alla bizantina, la tradizione romana, e quella latina.
Il cuore dell’itinerario arabo-normanno sono il Palazzo Reale, monumento unico per la rappresentanza
della ricchezza e del potere politico e culturale del regno normanno, e la sua Cappella Palatina, ‘la più
bella che esiste al mondo, il più stupendo gioiello religioso vagheggiato dal pensiero umano ed eseguito
da mani d’artista’ (Guy de Maupassant).

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