lunedì, 23 Dicembre 2024

A Palermo musei comunali aperti a Pasqua e Pasquetta

A Pasqua e Pasquetta i musei comunali di Palermo rimarranno aperti. Turisti e non solo, dunque, troveranno le porte aperte alla Galleria d’Arte Moderna, il Museo Etnografico Siciliano “Giuseppe Pitrè”, Santa Maria dello Spasimo e l’Ecomuseo del Mare.

La Galleria d’Arte Moderna (GAM), di via Sant’Anna, 21, sarà visitabile dalle 9.30 alle 18.30. Domenica, la prima del mese di aprile, l’ingresso sarà gratuito, mentre, lunedì 6 aprile, il costo del biglietto intero sarà 7 euro (ridotto, 6 euro). Nel giorno di Pasqua la Gam organizza alle 10 visita gioco al museo dedicata ai bambini (6- 11 anni) in compagnia di una guida dotata di tanti cappelli colorati (biglietto 5 euro a bambino) mentre alle 11 è disponibile una visita guidata per adulti per gustare più a fondo i paesaggi di Francesco Lojacono, il naturalismo di Antonino Leto, i rimandi Art nouveau di Ettore De Maria Bergler, il gusto scintillante e luministico di Giovanni Boldini e la densa stagione del Novecento, testimoniate da autori come Massimo Campigli, Mario Sironi, Renato Guttuso (biglietto 3 euro a persona – prenotazione obbligatoria).

Ingresso gratuito, sia a Pasqua che a Pasquetta, invece per il Museo Etnografico G. Pitrè di via Duca degli Abruzzi, 1, dalle 9.30 alle 18.30.

Nel giorno d Pasqua, sempre con ingresso gratuito, sarà visitabile dalle 9.30 alle 18.30 l’Ecomuseo Del Mare (ex deposito locomotive S. Erasmo) di via Messina Marine, 32 e il Complesso Monumentale S. Maria dello Spasimo di piazza Spasimo, dalle 9.30 alle 14.

“Anche quest’anno – commentano il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore alla Cultura, Andrea Cusumano – le istituzioni culturali e i musei del Comune sono regolarmente aperti in occasione delle festività pasquali, in linea con la dimensione turistica e culturale della città. È un’occasione in più per i cittadini e i turisti, in questi giorni di festa, per ammirare le bellezze della nostra città, ricca di storia, che si basano in un percorso in grado di coniugare radici e ali”.

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