venerdì, 15 Novembre 2024

A Catania e Messina la rete dei teatri è realtà aspettando il Massimo

Avviare la rete dei teatri regionali, ridurre i costi e ottimizzare la qualità: questi gli obiettivi del documento siglato dai due maggiori organismi teatrali della Regione Siciliana, ovvero il Teatro Massimo Bellini di Catania e il Teatro Vittorio Emanuele di Messina.

Il protocollo fa da apripista alla più ampia “rete dei teatri” avviata dall’assessore regionale al Turismo, Manlio Messina, che ha l’obiettivo di ottimizzare gli investimenti destinati alla Cultura, rientrando in quella strategia di sviluppo del territorio perseguita dall’amministrazione regionale, come si legge sul sito www.paeseitaliapress.it.

“Esprimo la mia più grande soddisfazione – sottolinea l’assessore Messina – per l’immediata efficienza del tavolo della ‘rete dei teatri’, istituto appena un mese fa. Fare rete significa ridurre i costi e contestualmente elevare la qualità delle produzioni. Questa è la linea che abbiamo voluto dare a tutto il comparto legato ai teatri ed anche a tutte le attività connesse alla promozione turistica. La Sicilia, per la prima volta, dimostra che è possibile diminuire la spesa mantenendo alti gli standard qualitativi”.

Prima iniziativa comune tra i due teatri è la coproduzione del balletto “Lo schiaccianoci” in scena il 27 dicembre per la rassegna “Natale al Bellini, e il 29 e il 30 al “Vittorio Emanuele”.

“Questo protocollo – osserva il sovrintendente del Teatro di Messina, Gianfranco Scoglio – rappresenta il primo momento di condivisione di politiche culturali comuni e avvia un percorso finalizzato alla costituzione di una rete dei maggiori teatri siciliani. In tal senso è l’auspicio del coinvolgimento del Teatro Massimo di Palermo”.

Come evidenzia il commissario straordinario del Teatro Massimo Bellini Daniela Lo Cascio: “indubbi sono i vantaggi che l’accordo comporta sul piano dell’ottimizzazione di costi e risorse; al contempo la collaborazione instaurata tra i due enti valorizza la riconosciuta professionalità delle masse artistiche e tecniche di due teatri dalla tradizione secolare”.

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