Come stanno i siti Unesco? a fine giugno convegno Sima

“BOOSTING KNOWLEDGE & TRUST FOR A SUSTAINABLE BUSINESS” è il titolo della Conferenza *Sinergie – SIMA 2022* in programma alla Bocconi di Milano il 30 giugno e il 1 luglio. Sarà l’occasione per discutere della gestione dei flussi turistici e le criticità dei siti Unesco messi sempre più sotto pressione da migliaia di visitatori (clicca qui per info).

Ma in Sicilia, unica regione a poter vantare ben 7 siti Unesco, qual è la situazione? A tracciare un quadro Aurelio Angelini docente universitario e presidente nazionale del comitato per la sostenibilità delll’Unesco in un’intervista di Antonio Giordano pubblicata su Milano Finanza

“Nell’Isola – sottolinea Angelini – non abbiamo fenomeni di overturism intenso e continuato come quello che vive Venezia, ad esempio”. Anche se preoccupano alcuni segnali che riguardano il centro storico di Palermo inserito all’interno dell’itinerario Arabo Normanno e le Isole Eolie.

“Per quel che riguarda il centro storico di Palermo – spiega Angelini – stiamo vivendo una pressione all’interno di una sola area che è limitata e che sta vivendo un innalzamento dei prezzi dell’immobiliare e una mutazione degli insediamenti commerciali perdendo la propria identità”. Lipari vive invece un “fenomeno di over-turismo che non è stato contenuto e anzi, negli anni, si è assecondato” con effetti, spiega “che sono disservizi, rifiuti e traffico nei mesi più caldi dell’estate”.

Per trovare una soluzione, secondo Angelini, “servono delle politiche che indirizzino lo sviluppo e non attendere che le cose accadano. C’è tanta strada che si può fare ma ci vogliono strutture, risorse e progettualità all’altezza di un patrimonio come quello siciliano. Molte cose si potrebbero però fare anche a costo zero”.

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