mercoledì, 25 Dicembre 2024

Concerti estivi al teatro greco di Siracusa, è polemica

E’ polemica a Siracusa sull’utilizzo del teatro greco per i concerti. In estate, al termine della stagione delle rappresentazioni classiche della Fondazione Inda, è previsto l’arrivo di Claudio Baglioni e poi Elisa, Fiorella Mannoia, Gianna Nannini. Secondo Fabio Caruso, del Cnr, l’antica cavea è a rischio, ma a favore della stagione predisposta da Anfiteatro Sicilia si sono schierati Comune di Siracusa e organizzazioni di commercianti, a partire dall’associazione Noi Albergatori Siracusa.

Giuliano Volpe, presidente della Federazione delle consulte universitarie di archeologia, non ha dubbi: “Gli unici paletti riguardano la tutela del bene. E’ evidente che qualsiasi iniziativa può essere realizzata se ci sono le condizioni per farla nel rispetto del bene, senza danneggiare il monumento. Il teatro è pensato per ospitare spettacoli, e avviene con le tragedie dell’Inda, e con le dovute accortezze si può utilizzare anche per i concerti. Far capire in che luogo si trovano gli spettatori e magari conquistare fette di pubblico che non frequenta questi siti”.

Ex assessore regionali ai beni culturali, Fabio Granata è uno dei promotori dei concerti nella cavea millenaria: “I grandi concerti al Teatro Greco sono stati scelti in base alla qualità dello spettacolo e degli artisti stessi, e sono compatibili con il più antico e importante Teatro Greco del mondo. I concerti si svolgeranno sulla stessa struttura lignea allestita dall’Inda, che protegge le antiche pietre attraverso un sofisticato metodo di costruzione. La stessa struttura che accoglierà quasi 200 mila spettatori per spettacoli teatrali spesso amplificati con picchi di decibel più alti di quelli dei concerti”.

Secondo Giuseppe Rosano,  presidente di Noi albergatori Siracusa, “è necessario una volta per tutte, smetterla con questo immobilismo e mancanza di fare che sembrano propri solo della nostra provincia: i concerti programmati non produrranno alcun irreparabile danno al Teatro Greco di Siracusa ma rappresenteranno ‘solo’, si fa per dire, una straordinaria opportunità di svago e cultura per residenti e turisti dopo due anni da dimenticare e creeranno un ulteriore apporto economico alla collettività cittadina”.

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